Ho letto l'articolo di Ugo Volli, come sempre acuto e documentato, e devo dire che stavolta non sono d'accordo sulla tesi che espone. Ho plaudito alla sentenza del giudice tedesco perché finalmente pone sullo stesso piano (e per me è evidente che lo sia) la mutilazione genitale femminile a quella maschile. Infatti se la difesa della circoncisione si basa su ragioni "etniche" o di appartenenza, oppure se se ne fa una questione igienica e di "pochi millimetri" rispetto a chi impone ai neonati questa pratica cambia veramente poco se a subirla è un maschio o una femmina. Tutto il mondo si è scagliato contro la mutilazione genitale femminile, che non dimentichiamo è fatta con metodi diversi e può essere estremamente cruenta e invalidante ma anche quasi solo simbolica, mentre per la circoncisione sembra debba continuare a valere l'area tutto sommato grigia dei diritti religiosi dei genitori. Permettetemi di dire che se l'essenza dell'appartenenza a un popolo si concentra in quei pochi millimetri di carne, allora dopo tutto quello sarà il valore che quell'essenza si autoassegna, e non mi sembra proprio una gran scelta. Secondo me l'appartenenza al popolo ha ben altri criteri e sono ben rappresentati dalla tenacia e capacità che questo sta dimostrando, molto meno dalla sua religione e dal suo retaggio di "patto" con taglio incluso, che sa di vecchio e di violento, molto più adatto alla mentalità dei musulmani, che vivono ancora nel medioevo, che non a quella di ebrei pienamente consapevoli di essere e di vivere in un'epoca moderna. Vi consiglio la lettura del libro "3001 Odissea finale" di Arthur Clarke. C'è un gustoso aneddoto proprio legato alla circoncisione e ne condivido il pensiero.
John
Non se ne abbia a male se le diciamo che di circoncisione e infibulazione lei ne capisce proprio niente. Scrive di cose che non conosce, la circoncisione - praticata da ebrei e musulmani in chiave identitaria- non è per nulla una mutilazione, tanto che in America viene praticata alla stragrande maggioranza dei neonati, forse solo i cattolici la escludono. Vie praticata non per motivi religiosi, ma per ragioni igieniche, è infatti dimostrato che chi è circonciso è meno soggetto a infezioni e a trasmissioni di malattie.
Altro è l'infibulazione, una orribile mutilazione, che esclude il piacere sessuale alle donne che l'hanno subita. Non a caso è obbligatoria nei paesi arabo-musulmani, nei quali la donna, come supponiamo anche lei saprà, non deve godere di nessun diritto, meno che mai quello del piacere sessuale.
Cordialmente,
IC Redazione