Egitto: Hillary Clinton contestata perchè fa visita a Tantawi Quando ha fatto visita ai Fratelli Musulmani nessuno aveva protestato, invece
Testata: La Stampa Data: 16 luglio 2012 Pagina: 14 Autore: Redazione della Stampa Titolo: «Clinton vede Tantawi. E gli attivisti le lanciano scarpe e pomodori»
Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 16/07/2012, a pag. 14, l'articolo dal titolo "Clinton vede Tantawi. E gli attivisti le lanciano scarpe e pomodori".
Hussein Tantawi con Hillary Clinton
Dopo l’incontro con Morsi, sabato al palazzo presidenziale, il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha incontrato ieri l’altra faccia della democrazia egiziana: Hussein Tantawi, capo della giunta militare che ha gestito il Paese dalla rivoluzione, e che ora è coinvolto in un teso braccio di ferro con il neopresidente Morsi per lo scioglimento del Parlamento.
Tantawi, che ha ribadito di rispettare il potere esecutivo e legislativo ma ha messo in guardia chiunque voglia impedire alle forze armate di svolgere il suo ruolo, ha parlato della transizione democratica del Paese e del dialogo fra giunta militare e Morsi . Clinton ha sottolineato l’importanza di un ritorno delle forze armate al loro ruolo originario di protezione della popolazione e in particolare delle minoranze e delle donne. Il segretario di stato Usa ha inoltre messo a disposizione un pacchetto di aiuti economici per l’Egitto che prevede la cancellazione del debito per un miliardo di dollari, e prestiti alle imprese locali per 250 milioni di dollari. Il faccia a faccia fra l’esponente del vecchio regime e il capo della diplomazia Usa non è stato apprezzato dagli attivisti che l’hanno bollato come «una provocazione», mentre alcuni esponenti della chiesa copta ortodossa e della chiesa evangelica hanno denunciato l’ingerenza Usa negli affari interni egiziani, una politica che porta sostegno «ad una sola corrente politica, ignorando tutti gli altri egiziani», con un implicito riferimento ai Fratelli Musulmani. Accusa smentita dalla Clinton: «Voglio essere chiara sul fatto che gli Usa non sono coinvolti negli affari egiziani, nella scelta di vincitori e sconfitti, anche se lo volessimo e ovviamente non lo vogliamo».
Ma è stato ad Alessandria d’Egitto che la contestazione ha subito un’escalation: il capo della diplomazia Usa è stata contestata e accolta con lancio di scarpe e pomodori mentre la folla gridava «Monica, Monica», riferendosi alla Lewinski.
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