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Non ci si deve stupire più di nulla 10/07/2012

Non ci si deve stupire più di nulla, questo non vuol dire accettare il marasma che gravita intorno. Cercare di comprendere può essere uno strenuo tentativo ma spesso non basta, difendersi senza remore e titubanze. A cosa mi riferisco? In particolare a quelle situazioni che rischiano col tempo di divenire la norma molto pericolosa più di quella che è già. Libri, convegni, tavole rotonde o a forme spigolose e prismatiche, provocazioni, interventi di varia natura, manifestazioni d’imbecillità e odio sono esondati fuori la diga dell’equilibrio, mentre non ci si rende conto dell’alto livello di masochismo raggiunto nel pianeta terra. La causa scatenante di tale confusione ideologica, volete  scommettere che anche questa volta la causa di tutto è Israele? Preti c… come Don Nando Capovilla, kefiah intorno al collo, portabandiera delle rimostranze palestinesi nel nome di Arrigoni: un pretesto per perorare la causa degli “assediati” contro i “cattivi occupanti” israeliani, ma che palle! Anche questo tizio ha il pensiero debole di Gianni Vattimo? Non direi proprio, probabilmente il suo più che debole è logoro, frustro e ripetitivo. E i cristiani, massacrati in Kenya e Nigeria ogni domenica dai fanatici mussulmani, non contano per questo esilarante tribuno da operetta, targato Pax Christi? Da dove è sbucato questo individuo terrorista-pacifista con la tonaca e la menzogna come vangelo? Riceve fondi per la sua campagna denigratoria da Hamas?
Il vaticano mafiosamente tace e prega per quegli infelici: solo belle commoventi parole e poi? Perché il Papa, non denuncia le continue aggressioni che gli ebrei, in tutto il mondo subiscono? Silenzio tombale e indicativo, ma non c’è da meravigliarsi più di tanto, quando all’interno e fuori le mura Leonine, imperversano canaglie come il vescovo antisemita e negazionista Richard Williamson e una cerchia di porporati che nell’anonimato la pensano come lui.
Per quanto riguarda Israele oltre che dall’esterno, nutre nel proprio seno le sue vipere pericolose come gli Haredim, vera spina nel fianco nel democratico Stato. Le più ributtanti sono quelli di Naturei Karta, che, oltre  a vivere con i sussidi dello Stato ebraico, non fanno un tubo se non frequentare le yeshiva, leggendo la Torah  e passi del Talmud, vestono in modo anacronistico (affari loro) ma, non si limitano a questo, discriminano il sesso femminile, imbrattano miserabilmente lo Yad Vashem, come i peggiori e stupidi teppisti e altre carognate com’è nel loro “stile biblico” più hitleriano che religioso..
Il Rabbino Aharon Cohen, affermò in occasione della “Review of the Holocaust”, a Teheran nel dicembre 2006: “I Neturei Karta affermano di voler combattere l’idea di voler stabilire uno stato ebraico nel tempo presente (tempo che considerano ancora di esilio), poiché ritengono contrario all’autentica tradizione religiosa ebraica lo stabilire tale stato senza aspettare che tale terra venga esplicitamente donata dall’Altissimo”. Un pazzo così lucido non è da curare ma, da tenere d’occhio sotto la massima sorveglianza come, i suoi fanatici adepti! Odiano Israele? Allora via dalle palle, si facciano ospitare dai loro amici palestinesi che, durante una manifestazione in loro favore, li hanno suonati come tamburi, anche se il rabbino Moshe Hirsch, collaborò come ministro del governo del criminale Arafat, inoltre questi corvi hanno partecipato in Iran a un convegno antisemita alla presenza incredula quanto ironica e divertita del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad.
Se devono risiedere in Israele, nessun favoritismo né elargizioni. Uguali agli altri, studino la sera dopo il lavoro nelle pause consentite e, siano  costretti a prestare il servizio militare, eliminando i privilegi fino ad oggi goduti, perché la democrazia israeliana è un raro privilegio nell’area Medio Oriente della quale, fino ad oggi si sono mostrati assolutamente indegni.

Jean Génois


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