Sì, la lettera "Ebrei di un certo tipo" è veramente una delle più belle e schiettamente espressive, tra quelle ricevute da 'Inf. Corretta' nel 2012. E già ora -se non è già tardi- per dire basta alle prepotenze verbali e talvolta fisiche che bisogna sopportare dagli antisionisti di ogni risma. Si deve rispondere verbalmente e fisicamente, quando è opportuno. Questo serve a far comprendere alla massa degli odiatori d'Israele e degli ebrei, che non si è più disposti a sopportare, a subire. Noi non porgeremo l'altra guancia. In Francia ci sono decine di aggressioni violente contro giovani e vecchi ebrei, tutta gente indifesa. Dobbiamo ridurci così pure in Italia? La vigliaccheria dei violenti, che si raggruppano per aggredire qualche ragazzino con la kippà o qualche vecchietta che esce dal Tempio, chissà perché non si manifesta contro i gruppi di gagliardi giovanotti ebrei, 'armati' di buoni argomenti. Rispondere colpo su colpo e vedrete come lo squadrismo di destra, di sinistra e filo palestinese, comincerà a riflettere circa la convenienza di aggredire gli 'sporchi giudei' (ma ora vado a farmi la doccia...).
Igal Gigliotti
L'uso della forza, perchè sia efficace, richiede intelligenza, quindi attenzione ai tempi e ai metodi. Non è con aggressioni contro aggressioni che si combatte il nemico. I mezzi ci sono, a tutti i livelli, il problema è che solo raramente vengono adottati. Ha presente il famoso 'basso profilo' ?
IC redazione