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Informazione Corretta Rassegna Stampa
02.07.2012 Mohamed Morsi, presidente di tutti gli egiziani, specie se terroristi
analisi di Valentina Colombo

Testata: Informazione Corretta
Data: 02 luglio 2012
Pagina: 1
Autore: Valentina Colombo
Titolo: «Islam-s newsletter»

Pubblichiamo la newsletter ISLAM-S di Valentina Colombo sui Fratelli Musulmani in Egitto e Mohamed Morsi.  Per informazioni e per iscriversi alla newsletter inviare una e-mail a v.colombo@hotmail.it

Sui Fratelli Musulmani, invitiamo a leggere l'analisi di Mordechai Kedar, pubblicata in altra pagina della rassegna
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=320&id=45094


Valentina Colombo

Nella foto a destra, Hasan al-Banna (fondatore dei Fratelli Musulmani) bacia la mano al re saudita ‘Abd al-‘Aziz

ISLAM-S EDITORIALE. “PRESIDENTE DI TUTTI GLI EGIZIANI”… SOPRATTUTTO SE TERRORISTI!
“Sarò il presidente di tutti gli egiziani”. Così ha dichiarato Mohammed Morsi, neo-eletto presidente egiziano legato al movimento dei Fratelli musulmani, durante il suo primo discorso alla nazione. A queste parole hanno certamente tratto un sospiro di sollievo cristiani, donne e laici. Purtroppo il sogno si è ben presto infranto. Lo scorso venerdì 29 giugno in piazza Tahrir rivolgendosi alla folla festante Morsi ha detto: “Vedo cartelli con l’immagine di Omar Abd el-Rahman e di altri detenuti. E’ mio dovere e farò ogni sforzo possibile per liberarli tutti, compreso Omar Abd el- Rahman.” Ebbene, Omar Abd el-Rahman non è un egiziano qualsiasi. Attualmente si trova in carcere negli Stati Uniti, condannato all’ergastolo, in quanto mente degli attentati al World Trade Center nel 1993. Omar Abd el- Rahman è il leader spirituale della Gamaat al-islamiyya, il movimento militante islamista egiziano che viene considerato, al pari del braccio palestinese dei Fratelli musulmani Hamas, terrorista dagli Stati Uniti d'America (si veda http://www.state.gov/j/ct/rls/other/des/123085.htm ) e dall'Unione Europea (si veda http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/site/en/oj/2005/l_340/l_34020051223en00640066.pdf ) , e in passato dal governo egiziano stesso. Il gruppo è additato come il responsabile dell'uccisione del Presidente egiziano Anwar al-Sadat nel 1981; e di centinaia di civili, decine di turisti e più di 100 poliziotti egiziani in campagne terroristiche lungo tutti gli anni novanta del XX secolo. Nel 2003 il gruppo ha rinunciato ad azioni di sangue, ma tre anni dopo è stato accusato d'intrattenere strette relazioni d'alleanza con al-Qaeda. Perché mai Mohammed Morsi tra i tanti egiziani detenuti in carceri estere ha scelto di nominare lo “shaykh cieco” Abd el-Rahman? Perché non ha citato ad esempio l’avvocato egiziano Ahmed el-Gizawi, arrestato lo scorso aprile all’aeroporto di Gedda, in Arabia Saudita, perché aveva denunciato le pessime condizioni lavorative dei suoi connazionali nel Regno, e di cui la sorella Shirin teme la condanna a morte? Perché nominare tra tanti un terrorista? La risposta è semplice. Da un lato Morsi deve pagare il prezzo dell’appoggio elettorale da parte dell’ambito salafita, dall’altro il movimento dei Fratelli musulmani non solo condivide l’ideologia anti-occidentale della Gamaat, ma non può neppure permettersi di attaccare l’Arabia Saudita, che da sempre è uno degli alleati più fedeli del movimento fondato da Hasan al- Banna (si veda in alto a destra  la foto di Hasan al-Banna che bacia la mano al re saudita ‘Abd al-‘Aziz). I salafiti stanno già mettendo tutti i puntini sulle i. Lo scorso 30 giugno il quotidiano arabo internazionale “Asharq al-awsat” ha pubblicato alcune dichiarazioni di Nader Bikar, portavoce del partito salafita al-Nur. Un primo commento è dedicato alla promessa fatta dal neo-presidente di volere come vice-presidenti, un copto e una donna. “Non abbiamo nulla da ridire su un copto e una donna come consiglieri del presidente” ha detto Bikar. Quanto a vederli come vice-presidenti, il portavoce sostiene che l’argomento non “è stato discusso”. E’ evidente che Mohammed Morsi avrà molta difficoltà a mantenere l’immagine dell’estremista “moderato”. L’illusione del “presidente di tutti gli egiziani” svanirà ben presto. Anche l’intellettuale ‘Ala al-Aswani che prima del ballottaggio ha chiamato a un “fronte nazionale comune a favore dei Fratelli musulmani”, lo scorso 29 giugno in un editoriale sul quotidiano Al-Masry al-Yom ha ritenuto necessario rammentare a Morsi che “ogni tentativo di introdurre le pene corporali previste dalla sharia lacererà la società egiziana” e di non prestare ascolto agli estremisti che “diffidano della cultura e delle arti, perché l’Egitto è sempre stata la culla delle arti e del pensiero in Medio Oriente”. Ebbene Morsi durante il suo discorso in piazza Tahrir gli ha già risposto. Ha affermato di temere “solo Dio”… proprio come i salafiti e lo shaykh cieco!

VALENTINA COLOMBO (Cameri, 1964) è docente di Cultura e Geopolitica dell’islam presso l’Università Europea di Roma e Senior Fellow presso la European Foundation for Democracy a Bruxelles. E’ membro del Comitato per l’islam italiano presso il Ministero dell’interno

 


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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