United Nations Office on Drugs and Crime, Pino Arlacchi, Mohammad Reza Rahimi
Cari amici,
avete mai visto un sionista - diciamo un ebreo - drogato, assuefatto all'eroina o alla cocaina? Speriamo di no, non è un bello spettacolo. Ma magari speriamo anche di sì, perché se avete avuto questa esperienza, potete andare all'ambasciata dell'Iran e chiedere una ricompensa. Il vicepresidente dell'Iran, Mohammad-Reza Rahimi l'ha promesso ufficialmente in una conferenza sulla droga che si è tenuta a Teheran la settimana scorsa: chiunque conosce un ebreo drogato e lo denuncia sarà ricompensato dalla Repubblica islamica. Non si tratta semplicemente di quel che i tedeschi chiamano Shadenfreude, il piacere per le disgrazie altrui - che già è una brutta cosa, ammetterete. No, vi è anche un pizzico di avarizia (genovese? scozzese? magari proprio ebraica, per disdetta di Rahimi?) dietro a queste parole. Il degno numero due di Ahmadinejad è convinto che non vi siano ebrei drogati e che dunque non debba rischiare ricompense, perché sostiene che la droga è l'arma di Israele contro i popoli e che - naturalmente - si tratta di un insegnamento del Talmud, che insegna a "distruggere chiunque si opponga agli ebrei".
Non è solo questione di droga. Nello stesso discorso Rahimi ha spiegato, che un ginecologo ebreo (o sionista, non si sa) ha sterilizzato 8000 indiani d'America, sempre per via del Talmud, e che il 6 per cento della popolazione ebraica nel mondo controlla l'80 per cento della ricchezza americana. Pur essendo così ricchi, sono stati gli ebrei a iniziare la Rivoluzione d'Ottobre, come si ricava dal fatto che nessuno fra loro è morto in Russia in quegli anni. (http://www.nytimes.com/2012/06/27/world/middleeast/irans-vice-president-rahimi-makes-anti-semitic-speech.html?_r=2&ref=world).
C'è qualcosa di appassionante e fin quasi soprannaturale in questa resistenza ebraica alle tragedie: nessun drogato, nessun morto nella rivoluzione russa, nessuno neanche nell'attentato delle Due Torri - questo Rahimi non l'ha detto, ma tanti altri sì, e scommetto che Beppe Grillo e Giulietto Chiesa sarebbero interessati a questa ipotesi. Dev'essere sempre per via del Talmud. E naturalmente questa capacità di evitare i problemi testimonia a favore del negazionismo sulla Shoà: volete che una popolazione che se la cava in mezzo a grattacieli imperi che crollano e ha la forza di non far drogare un singolo suo membro possa essere danneggiata dalle camere a gas che notoriamente erano un dispositivo igienico antipidocchi?
Qualcuno in Iran, un po' più sveglio del buon Mohammad-Reza dev'essersi accorto che un discorso così non aiutava la causa della rivoluzione islamica, e ha cercato di metterci una pezza (http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2012/al-monitor/in-iran-anti-semitic-outbursts-r.html). Hanno provato a spiegare che l'Iran rispetta moltissimo gli ebrei che vi è addirittura un deputato ebreo, o, per dirla con una battuta di Carolyne Glick (http://www.jpost.com/Opinion/Columnists/Article.aspx?id=275677), che alcuni dei migliori amici di Rahimi sono ebrei. Ecco, ci crediamo, senz'altro. Ce l'hanno coi sionisti, mica con gli ebrei. Cioè, Musa era un bravo profeta, ma poi il suo insegnamento è stato tradito e la verità si trova solo nel Corano. E insomma, sono sionisti tutti gli ebrei che almeno un po' appoggiano Israele... cioè in definitiva tutti gli ebrei, anche i peggiori nemici di Israele, perché non si sa mai. Loro si illudono, ma sempre sionisti sono - perché respirano e magari rischiano di riprodursi, perpetuando l'orrida razza ebraica, pardon sionista. Insomma, non ce n'è, non riescono proprio a essere antisionisti senza mostrarsi subito antisemiti (http://blogs.jpost.com/content/prominent-iranian-%E2%80%98anti-zionist%E2%80%99-shows-his-true-colors).
Ugo Volli
PS: Sapete chi era lo sponsor della conferenza iraniana? L'Onu, precisamente l'United Nations Office on Drugs and Crime, quello di cui era direttore l'ultrasinistro e nemico di Israele Pino Arlacchi. E sapete qual è stata la dichiarazione del suo rappresentante all'incontro, tal Antonio De Leo: "ci complimentiamo con l'Iran che è un partner chiave nella lotta alla droga"... Senza commento.