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Astrit Sukni
Inaccettabile il commento su Repubblica online, a cura di Marzia Papagna, che qui riprendiamo, maleodorante manifestazione per la cui diffusione quel sito e il suo direttore dovrebbero vergognarsi. Da sottolineare l’uso della parola ‘campi’, messa a bella posta per ricordarne altri di tragica memoria.
La kefia sul capo e la fionda tra le mani. E i colori della bandiera della Palestina, terra a cui questo servizio è dedicato. Sono sette ragazzi, giovani lanciatori di pietre originari del villaggio di Bil'in, vicino Ramallah. Hanno accettato di lasciarsi immortalare dall'obiettivo del fotografo dell'agenzia Ap Oded Balilty. Una serie di scatti per raccontare il coraggio di cittadini, uomini e donne palestinesi che, sin da bambini, imparano a difendere il loro Paese dagli attacchi degli israeliani contro gli abitanti dei campi. Lo fanno lanciando pietre. Un'azione di protesta che solo raramente diventa un atto isolato Tutte le foto nel link sottostante: |
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