Riportiamo da NOPASDARAN l'articolo dal titolo " L'Iran vieta Euro 2012 alle donne ".
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http://nopasdaran2.wordpress.com/2012/06/11/donne-euro2012-europeo-iran-polonia-ucraina-divieto/
Alle notizie incredibili che arrivano dall’Iran, ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. Abbiamo fatto l’abitudine, purtroppo, alle quotidiane notizie di persecuzione che arrivano dalla Repubblica Islamica, particolarmente ai danni del “gentilsesso”. Ahimè, però, bisogna rilevare che alla follia non c’è limite: Teheran, infatti, ha annunciato che le vieterà alle donne di vedere le partite dell’Europeo 2012 nei luoghi pubblici. Lo ha annunciato all’agenzia iraniana ISNA, con grande soddisfazione, Bahman Kargar, Vice Comandande della polizia iraniana, responsabile degli Affari Sociali. Siete rimasti sconvolti leggendo queste quattro righe iniziali? Aspettate di leggere oltre…
“Troppo eccitamento nell’aria…”
Leggere le motivazioni del divieto alle donne di guardare, in luoghi pubblici, le partite di Euro 2012, se possibile, è ancora più ridicolo del divieto stesso. Secondo il genio che caratterizza la mente di Bahman Kargare – e di chi lo comanda – le partite dell’Europeo non sarebbero indicate alle donne perchè trattasi di una “atmosfera inappropriata”. In pratica, per farla breve, guardando le partite gli uomini tendono a scaldarsi e si crea una situazione di troppo eccitamento nell’aria, con il rischio che gli uomini imprechino e urlino. Ergo, conclude Kargare, la situazione non è adatta alla dignità femminile e le donne, senza indugio, dovrebbero “ringraziare la polizia per il divieto”. Oltre il danno, quindi, anche la beffa: le donne devono prostrarsi e dire grazie a chi le perseguita senza, ormai, alcun limite…
Il regime vieta anche i film matrimoniali…
Alle persecuzioni non c’è mai fine e - come sappiamo - l’Iran è campione della censura di Internet. Dopo aver creato una unità speciale per il cyberspazio e aver incarcerato decine e decine di bloggers, il regime adesso prende di mira i VPN, ovvero i cosiddeti “Virtual Private Networks”, gli unici spazi ove la società civile iraniana trova liberi luoghi d’espressione. Attraverso i VPN, infatti, gli iraniani vedono siti web quali la CNN e la BBC. Dai VPN, però, passano anche Facebook e Twitter e i praticamente tutti i blogs con idee alternative a quelle ufficiali del regime…Insomma, una vera e propria cortina elettronica! La prima censura è stata già emessa e rasenta, nuovamente, il ridicolo: il regime, infatti, ha deciso che processera tutti coloro che invieranno foto e film matrimoniali a programmi satellitari, con la speranza di vedere il loro giorno più bello trasmesso via etere.
Cosa dire? Forse a Teheran dovrebbero ricordare la massima di Seneca quando ci ricordava che “basta un ‘ora per ritrovarsi dal trono piegati alle ginocchia del vincitore.sappi dunque che qualsiasi condizione è instabile e quello che capita a uno puo’ capitare anche a te“. Ai posteri l’ardua sentenza…