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Informazione Corretta Rassegna Stampa
11.06.2012 Perchè LIBERO pubblica Franco Freda?
Commento di Vitaliano Bacchi

Testata: Informazione Corretta
Data: 11 giugno 2012
Pagina: 1
Autore: Vitaliano Bacchi
Titolo: «Perchè LIBERO pubblica Franco Freda?»

Perchè LIBERO pubblica Franco Freda?
Commento di Vitaliano Bacchi


Vitaliano Bacchi, Franco Freda
                                             
Il quotidiano “Libero” ha pubblicato il 09/06/2012 un articolo di Franco Freda (pag. 27, titolo "L'inattuale"), con tanto di fotografia; l'autore non ha bisogno di presentazioni e se ne avesse bisogno la denominazione della sua casa editrice “Edizioni di A.R.” (aristocrazia della razza) le compendia.
Quale sia il titolo di collaborazione fra il giornale e il noto procuratore legale padovano non è possibile riferirlo, ma si deve logicamente ritenere che se la collaborazione continuerà, “Libero” dovrà rassegnarsi a perdere molti lettori, fra i quali il sottoscritto e, ritengo, un altro suo lettore, un certo dr. Calimani di Venezia che qualche mese fa con una lettera ad I.C. segnalava la sua protesta per la svolta eccessivamente reazionaria e di incipiente solidarietà per il fascismo repubblichino che il lettore aveva individuato nella stampa neoliberista, nel cui novero giustamente iscrisse I.C..

Ve bene dover ricompattare politicamente il centrodestra, scriveva il lettore, allo scopo di formare maggioranze politiche e parlamentari sufficienti per battere politicamente la sinistra, ma ormai si stava esagerando; questo il senso della polemica di questo coraggioso lettore veneziano Calimani e l'articolo in questione non si può dire abbia smentito questa intelligente previsione

La politica editoriale e ideologica di “Libero” evidentemente non ha considerato una serie di elementi che invece andrebbero valutati con maggiore ponderazione, perchè la quota di lettori che è destinato a sacrificare con elzeviri così  “eccentrici” rispetto la linea liberista del giornale, non è evidentemente stata ponderata.

I. C. in questo senso deve avere una funzione di orientamento e critica, perchè la funzione primaria di correggere e razionalizzare la disinformazione che quotidianamente viene divulgata contro la reputazione di Israele e la stessa idea logica di Verità, l'idea che cioè che ha fonte nei fatti e non nell'odio, non può essere selettiva e colpire solo gli avversari espliciti del diritto di Israele alla sopravvivenza alla libertà, ma deve censurare l'inaccettabile quale ne sia l'origine.

Il mantenimento nella cultura mediatica e giornalistica italiana di una radicale estraneità e rifiuto della commistione con la cultura neofascista ariana e razzista di cui lo scenario culturale depresso italiano ridonda, tale distacco non può considerarsi una questione ideologica estranea alla buona informazione su Israele e quindi priva di interesse per I.C. e la schiera ogni giorno più vasta dei suoi lettori anche estranei alla cultura ebraica tradizionale e solo affascinati dal suo radicale liberismo.

Il quotidiano “Libero” è evidentemente impegnato da tempo nello sforzo mediatico indubbiamente arduo e pericoloso di costituire un fronte ideologico di informazione che formi coesione fra situazioni ideologiche e culturali diverse ma assimilabili nella comune volontà di uno sviluppo economico liberista e democratico. Nell'ambito di una battaglia come questa, le solidarietà e le aperture anche nei confronti di soggetti e situazioni fino a ieri eccentrici rispetto l'dea stessa di democrazia, può indubbiamente presentare episodi anche dubbi come la recente discutibile solidarietà omnimodo manifestata nella questione della RSI ed è su questo fronte che si è originata la protesta Calimani.

Siamo d'accordo su un punto: che cioè il disastro delle economie occidentali sia il risultato delle politiche socialistoidi che, prima col fronte marxista, poi col successivo casotto burocratico della politica del “crear consenso creando privilegi” hanno cagionato la rovina attuale; su questo fronte continueremo ad associarci e sostenere la battaglia di civiltà che il neoliberismo italiano sta sostenendo coi suoi giornali anzitutto cercando di dare indicazioni per la formazione di una nuova decente classe dirigente.

Ma c'è un limite, perchè a tutto c'è un limite; la commistione con fonti ideologiche sostenitrici della razza ariana ne costituisce un esempio; noi non chiediamo a Libero se abbia ponderato la storia giudiziaria degli anni delle stragi neofasciste al momento di ampliare i suoi referenti, perchè sarebbe retorica.

Noi chiediamo a Libero se pensa di mantenere e arricchire questo ampliamento ideologico delle sue fonti di opinione, e non di informazione.
Contraria repugnant.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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