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Islam: la parola che manca 31/05/2012

Non ho assistito alla premiazione di Umberto Eco (e all’intervento del professor Ugo Volli). Sono andato a guardarmI il sito dell’ A.M.A.T.A. Solo alcune citazioni. “… la forte convinzione che l’arte e la cultura siano mezzi primari per costruire la strada verso la pace …”
“… la profonda e solida credenza che l’arte e la cultura sono mezzi con i quali possiamo avvicinarci e costruire insieme ponti per la pace.”
(a distanza di poche righe la convinzione diventa credenza e le strade diventano ponti)
combattere la sistematica disinformazione dei media su Israele e il conflitto con i Palestinesi.”
In una fase tanto delicata della nostra storia, causata dalla secolare tensione fra Israeliani e Palestinesi …”
(a distanza di poche righe il conflitto diventa tensione, che diventa causa impersonale)
“… in quella che in molti si ostinano superficialmente a definire come una guerra fra bene e male, aumenta l’importanza e il significato che acquistano gli sforzi comuni di creare uno spazio in cui, invece di cercare di individuare chi rappresenti il bene e chi il male, chiunque possa semplicemente provare la gioia di creare e apprezzare le cose belle.”
(ovviamente non è possibile nessuna osservazione, se non quella che in tutto il sito con compare mai la parola ISLAM)

Pietro Fanelli


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