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Dittature arabo-islamiche 28/05/2012

Riguardo la lettera di Naor Gilon, "Dal terrorismo al ricatto petrolifero.
Ecco perchè l'atomica iraniana non è una minaccia solo per Israele".
Trascurando per un momento le altre, ben illustrate, motivazioni, è credibile che la teocrazia islamica di Tehran possa pensare di attaccare con ogive tradizionali, o persino atomiche, Israele, e quindi la città  che lo rappresenta, Gerusalemme, considerando che è il terzo luogo sacro dell'Islam, e mettendo in conto tremendi danni alle popolazioni arabe di Gaza, nonchè alle nazioni confinanti?
Senza contare le ritorsioni occidentali, lo stesso regime non sopravviverebbe a un tale atto, anche per mano delle popolazioni arabe.

Cordialmente,
Alberto Pazzagli

Le sue osservazioni sono condivisibili, perchè dettate dal buon senso. Che però manca del tutto ai dittatori criminali, nei pensieri e nei comportamenti. Hitler insegna, poco importa che poi facciano tutti una brutta fine, nell'attesa sono responsabili di orrendi massacri.
Solo su una cosa non siamo d'accordo con lei: è proprio sicuro che i dittatori arabo-musulmani abbiano a cuore il benessere delle loro popolazioni ? Guardi quel che accade in Siria, solo per citarle l'esempio più vicino e clamoroso, ma potremmo aggiungere Egitto, Sudan, Libia ecc.
IC redazione


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