Osservazioni sull'ebraismo, passo e chiudo 18/05/2012
hola... / cara ariella,
non volendo personalizzare spazi altrui, e anche come ringraziamento per la sua cortese e articolata risposta, aggiungo, e chiudo, con umiltà e altrettanta convinzione che: "sentire" e "pensare" sono varianti della stessa realtà mentale, arbitrio personale; se l'ebraimso non è una "religione scritta", dopo tanti secoli di svariatissimi testi, autori e attivissime interpretazioni, è come minimo uno stimolante paradoso; altrettanto vale per la presunta realtà dell'antica metafora del "vento", "spirito", "anima", ecc., ecc. ad ogni modo, non nego, anzi, ne tengo conto volentieri, il valore che ha per milioni e milioni di individui come lei, la speranza, la possibilitàdella "trascendenza"; ma allo stesso tempo "sentendo" e "pensando" l'esatto contrario con la stessa e legittima validità . in quanto alle "differenze" tra religioni, niente da chiarire perchè siamo d'acdordo. anzi, lo dissi. forse molto meno d'accordo potremmo esserlo sul fatto che anche l'ebraismo è una religione verticale, dove la donna ha un ruolo palesemente minore. una realtà più umana che manifestazione di volontà divina. così e in sintesi, le mie valorazioni sono storiche; anzi, politiche nel senso più pieno. e il tema è la libertà , non la fede.