Perplesso ma non troppo. A me, spesso, amici di sinistra hanno detto che per quello che scrivo e canto dovrei essere uomo di sinistra. Come se la destra non potesse essere detentrice di certi valori. Direi che il secolo scorso è un ottimo esempio di destre e sinistre massacratrici. La "finezza umoristica" dimostrata più volte in TV da Vauro, col metro di quei miei amici, dovrei ritenere essere emblematica dell'umorismo di sinistra (anche per il carattere monocorde delle battute). Penso invece che si tratti di un vezzo normale oggi di chi, per far satira, ricorre a quei toni che ai miei tempi venivano definiti nè di destra nè di sinistra ma semplicemente maleducati. Che poi ci si metta un giudice a dare definizioni etiche ("non può essere antisemita,,,") intervenendo in quella zona grigia tra satira e offesa, dando l'impressione di schierarsi politicamente, mi lascia come dicevo perplesso, ma in questi tempi, non troppo.