Riprendiamo dal GIORNALE 'Fuoco&Fiamma' di Fiamma Nirenstein dal titolo "Se per i politici d'Egitto la gara è a odiare Israele".
Fiamma Nirenstein
Dopo il timore che le elezioni in Algeria, si concludessero con una vittoria islamista, un’apparente vittoria del fronte laico: il Fronte di Liberazione Nazionale (NLF, presidenziale) ha ottenuto 220 seggi su 462, mentre gli islamisti ne hanno ottenuto 66. Il raggruppamento democratico Rnd del primo ministro Ahmed Ouyahia si è attestato al secondo posto con 68 seggi. Risultati ufficiali. Ma è finita qui? Lo schieramento islamico “Alleanza Verde” subito ha denunciato “massicci brogli”: dice che i dati del governo sono truccati, e aggiunge che “Il Paese è in pericolo”.
La memoria è allarmante: dopo le elezioni del 91 quando il FIS fu cancellato militarmente (e ancora oggi partecipa alle elezioni) l’Algeria ha avuto non meno di 200mila morti.
I tempi sono cambiati, ma per chi non conosce la democrazia esercitarla comporta dei rischi: la tv egiziana ha presentato alla folla che si accalcava nei caffè i due candidati alle presidenziali Amr Moussa, veterano laico, ex segretario della Lega Araba, e Abdel Moneim Abol Fotouh, della Fratellanza Musulmana. Il primo confronto tv mai tenutosi. L’Egitto ha in questo momento problemi economici e sociali, strazianti, la miseria avanza, la confusione è sanguinosa. Eppure i due dopo essersi diffamati a vicenda hanno scelto di impostare la loro nobile gara su chi odia di più Israele, promettendo di cancellare il trattato di pace. Ma che bella idea, che statisti con una visione di progresso, di pace, di benessere..Povero Egitto, se questa sarà la sua democrazia.
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