Nel corso della puntata del 5 maggio 2012 della trasmissione "Uomini e Profeti" su RadioTre si è trattato del tema della ripartizione dei fondi dell'8 per mille. La pastora Maria Bonafede (valdese) ha dichiarato che "non è filo-israeliana", parlando a nome della propria chiesa. Che cosa c'è di male a sostenere lo Stato di Israele? Sostenere di essere pro-Israele e contro l'odio razziale e religioso propagato da moltissimi (se non tutti gli) stati arabi è sbagliato? Ma, ormai, nulla stupisce più. Specie dopo che Carlo Tagliacozzo, responsabile del del Movimento Bds (Boicottaggio, disinvestimenti, sanzioni) in Italia aveva invitato a non donare l'8 per mille ai valdesi in quanto destinavano parte dei loro fondi al Centro Peres (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=41&sez=120&id=44327). Il centro permette a bambini palestinesi di venir curati in ospedali israeliani, ma, secondo Il Manifesto, si trattava solo di "addestrare la popolazione palestinese ad accettare la sua inferiorità e prepararla a sopravvivere sotto le costrizioni imposte da Israele per garantire la superiorità etnica degli ebrei ". Insomma, il Centro Peres cura bambini palestinesi, ma è troppo sionista. E chi lo finanzia è troppo sionista, anche, perciò va boicottato. Chissà se la pastora Bonafede ha letto il pezzo di Tagliacozzo, forse sarebbe meno incline a dichiararsi contro Israele. O forse è proprio per questo che ha esplicitato con tanta scioltezza il proprio antisionismo.
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