Vivendo in Gran Bretagna e avendo simpatia per Boris Johnson, ho letto con interesse il pezzo di IC sulla rielezione di quest'ultimo a sindaco di Londra. Concordo con gli autori al 100%, ma aggiungerei alcune precisazioni (non critiche, tutt'altro!).
1) La foto che illustra l'articolo non è di Ed Miliband, bensi' del fratello David Miliband, segretario agli Esteri nel governo Blair e piu' moderato (e fotogenico) di Ed.
2) I Miliband, come il loro padre Ralph, molto legato peraltro a Tariq Ali, si considerano appartenenti alla categoria cosiddetta "Jewish atheists".
3) La candidatura di Ken Livingstone (formalizzata nel 2010, ben prima che Ken esprimesse il suo desiderio di fare di Londra la capitale islamica d'Europa) non era molto gradita ai vertici del partito, in quanto Ken e il suo repertorio ideologico erano considerati come obsoleti, reliquie di una fase che il partito voleva lasciarsi alle spalle in modo da restare votabile per il ceto medio. La candidata ideale era Oona King, la seconda deputata di colore a essere eletta nel Regno Unito a soli 29 anni, rappresentando l'East End londinese. King aveva tutti i requisiti "giusti": donna, nera, giovane, carina, New Labour... Purtroppo il partito decise di rinviare la scelta del candidato alle elezioni londinesi a dopo il congresso che avrebbe scelto il nuovo leader del partito stesso - David o Ed Miliband. In questo vuoto Livingstone si era autocandidato, assicurandosi il successo grazie al sostegno dei sindacati laburisti, che hanno un peso notevole nella scelta dei leaders (sono proprio i sindacati ad avere portato Ed al vertice al posto di David, troppo blairita). Alla fine il partito ha solo potuto appoggiarlo, anche se non troppo entusiasticamente: Tom Watson, vicepresidente del partito laburista, ha chiesto ai sostenitori di "tapparsi il naso" ("hold their noses") e votare Ken. Il fatto che 250,000 persone che NON hanno votato per i conservatori abbiano scelto Boris significa che anche gli elettori considerano Ken come un uomo del passato. Un particolare interessante è che la povera Oona King perse il suo seggio in Parlamento nel 2005 ad opera del nuovo deputato di Bradford West, George Galloway, tristemente noto per le sue campagne pro-palestinesi e la sua amicizia con Saddam Hussein.
4) Anche Boris, il cui retaggio familiare include radici musulmane ed ebraiche (oltre a una moglie per meta' indiana) ha avuto i suoi alti e bassi con il Corano. Dopo gli attentati del 7 luglio 2005 a Londra aveva sostenuto che "A giudicare puramente sulla base delle sue Scritture - per tacere di cio' che si predica nelle moschee - è la piu' ferocemente settaria tra le religioni nella sua crudelta' nei confronti dei non credenti". Secondo Boris, migliaia di musulmani britannici vivevano in uno "stato di alienazione", e per affrontarlo bisognava partire dal riconoscimento del fatto che il problema era proprio l'islam ("Islam is the problem", in un articolo dello Spectator, 16 luglio 2005). Tuttavia, nel 2008, da candidato sindaco, aveva affermato che leggendo il Corano piu' attentamente ci si accorge che si tratta di "una religione di pace", e che l'errore sta nell'estrapolarne passaggi fuori contesto. Successivamente aveva invitato i londinesi a visitare una moschea durante il Ramadan e a cercare di conoscere meglio l'Islam, magari digiunando con un vicino musulmano, in modo da notare quanto si ha in comune con lui e i suoi correligionari. Cose che tutti i politici dicono in campagna elettorale.
5) Boris ha dichiarato che "talvolta la gente scrive e discute di Israele senza veramente riconoscere che Israele è sotto attacco", e che crede "nell'inalienabile dirirtto di Israele ad esistere", aggiungendo "ovviamente penso che ci siano errori da parte di Israele, non voglio difendere ogni aspetto di cio' che Israele fa [...] ma la mia irriducibile posizione è che Israele è un fatto enorme e meraviglioso che merita sostegno e protezione" (intervista al Jewish Chronicle, 2007). Che è una bella frase.
Un saluto alla redazione e ai lettori.
Annalisa Robinson
Grazie per le preziose informazioni, aiutano a capire il carattere e le posizioni politiche dei due candidati. ci scusiamo per la scambio di foto fra i due Miliband, provvediamo alla sostituzione. Livingstone è stato sconfitto, ma non l'ideologia che gli ha consentito di candidarsi. Anche in GB la funzione dei sindacati è sempre più arroccata su posizioni anti-occidentali.
Londra, per ora è salva.
IC redazione