Ho scritto questa lettera a La Stampa:
Riguardo al Vs. articolo del giorno 1 maggio 2012 dal titolo «Israele alza una barriera al confine con il Libano», volevo notare:
- Metulla non è un "insediamento", è una città Israeliana in territorio israeliano non conteso al confine con il Libano.
- Nell'articolo è scritto «I lavori - stando a un portavoce - sono portati avanti in coordinamento con l’Unifil (la forza di interposizione Onu schierata nel sud del Libano proprio al confine con Israele, ndr) e con l’esercito libanese. Il muro ha l’obiettivo di evitare tensioni al confine». Da parte vostra sarebbe stato doveroso far notare che non ci sarebbe stato bisogno di costruire nessun muro se Unifil e l'esercito libanese avessero fatto il lavoro loro assegnato, e cioè impedire che Hezbollah si riarmasse e sparasse missili, razzi katiuscia e colpi di mortaio verso il territorio israeliano. L'articolo, invece di fare un po' di chiarezza, è funzionale a confermare l'idea che, al solito, gli israeliani invasori occupano territori palestinesi e poi li difendono costruendo "muri di apartheid".
Cordiali saluti.
Alessandro Prosperi
Pisa