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Tre assunti 30/04/2012

Vorrei ringraziare il lettore che si firma federico non tanto per avermi difeso dall'accusa (ridicola) di essere un odiatore degli ebrei perche' sostengo che su internet, media centrale oggi per la formazione del consenso, israele ha dato una pessima immagine nel caso flytillia, (considerazione peraltro puramente tecnica, si puo' dare una pessima immagine avendo ragione o dare un'immagine magnifica avendo torto, tutto dipende da come si comunica e noto che, negli ultimi anni, i paestinesi hanno imparato a comunicare molto bene...

ma detto questo le vorrei rispondere di non stupirsi di accuse del genere, sono la norma di questo sito e altri analoghi a chiunque osi affrontare la complessita' del conflitto in medioriente.

il conflitto per loro e' riassumibile in tre frasi

israele e' in guerra contro tutti (palestinesi, arabi, europei che non urlano contro gli arabi origine di tutti i mali, obama etc) e deve combattere questa guerra con tutti i mezzi, non c'e' nulla che non sia giustificato e questro a livello militare

israele ha tutte le ragioni e gli arabi hanno tutti i torti,ogni richiesta israeliana e' sacrosanta, ogni richiesta araba un'ingiustizia a livello politico.

chiunque non riconosca i punti uno e due e' un'antisemita odiatore che vuole delegittimare lo stato di israele per poterlo distruggere e andare a sgozzare ogni ebreo.

il mio dubbio e' se la ripetizione ossessiva di questi tre concetti e la tentata demonizzazione di chiunque (la stragrande maggioranza dei cittadini qui e altrove) non li condivida non sia, proprio come il colpo di mitra del soldato, un autogol: non abbiano cioe' alla fine che l'effetto opposto a quello che questri siti si prefiggano, ossia non metta in peggior luce israele.

lettera firmata

Gentile lettore,

rispondiamo ai tre assunti che lei spaccia per nostri:

1) Israele non è in guerra contro 'tutti'. Ma è ovvio che è in contrasto con chi desidera la sua distruzione. Hamas, i Paesi che rifiutano di riconoscere la sua esistenza, gli 'attivisti' pacificinti con le loro iniziative volte a delegittimarlo. Questo succede per qualunque Stato. Non è chiaro per quale motivo Israele dovrebbe fare eccezione.

2) Le richieste dei palestinesi sono inaccettabili non perchè provengono da loro, ma per il loro contenuto. I palestinesi richiedono il congelamento delle costruzioni nei territori contesi solo per il fatto di sedersi ai negoziati. Ma quando Netanyahu ha concesso il congelamento per 10 mesi s'è vista traccia della controparte araba al tavolo dei negoziati? No, Mahmoud Abbas s'è fatto vivo allo scadere dei dieci mesi per richiedere una proroga della moratoria solo per sedere al tavolo. Che cosa offriva in cambio? Nulla.
Israele richiede confini sicuri e garanzie. Ogni volta che Israele ha fatto concessioni che cos'ha ottenuto dai palestinesi? I governi di Sharon, Barak e Olmert hanno offerto molto alla controparte araba, qual è il risultato? Secchi rifiuti e Gaza trasformata in una piattaforma lanciarazzi.

3) L'antisionismo è l'antisemitismo dei giorni nostri. Chi auspica la cancellazione di Israele o appoggia chi la desidera è antisionista e antisemita.

Un saluto cordiale,
IC redazione


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