Riportiamo dal MANIFESTO di oggi, 28/04/2012, a pag. 15, l'articolo di Carlo Tagliacozzo dal titolo "Non contro i valdesi, ma no al Centro Peres".
Carlo Tagliacozzo è : "responsabile nazionale del Movimento Bds (Boicottaggio, disinvestimenti, sanzioni)", per questo non deve stupire la sua presa di posizione. Il Manifesto invita a non donare l'8 per mille ai Valdesi perchè si è scoperto che, fra le altre cose, finanziano il Centro Peres 'Saving Children'.
Grazie a questo centro, bambini palestinesi vengono curati negli ospedali israeliani, ma secondo Tagliacozzo (che cita le parole dell'ex vice sindaco di Gerusalemme, Meron Benvenisti) : "Nell'attività del Centro Peres perla Pace non c'è nessuno sforzo palese compiuto per un cambiamento dello status quo politico e socio-economico nei Territori occupati, ma proprio l'opposto: gli sforzi sono fatti per addestrare la popolazione palestinese ad accettare la sua inferiorità e prepararla a sopravvivere sotto le costrizioni imposte da Israele per garantire la superiorità etnica degli ebrei ". Una teoria talmente assurda da poter trovare spazio solo sulle pagine del quotidiano di Rocca Cannuccia.
Se il Centro Peres si occupa di offrire cure mediche non si capisce perchè dovrebbe anche 'migliorare lo status quo politico e socio economico' nei territori contesi. E, in ogni caso, offrire copertura medica a dei bambini malati non è una cosa positiva? Ovviamente no, dato che proviene da Israele, la tremenda 'entità sionista'.
Ecco il pezzo:
Riguardo all'articolo della mode-ratora della Tavola Valdese, Maria Bonafede, (il manifesto 25/4), sulla campagna per la sospensione dell'8 per mille alla Chiesa valdese, riteniamo necessario puntualizzare alcuni aspetti. Non abbiamo promosso un boicottaggio nei confronti della Chiesa valdese, ma una sospensione dell'8 per mille per questo anno perché non vogliamo che i nostri contributi vengano utilizzati per finanziare il Centro Peres e i suoi progetti. Qualche mese fa abbiamo saputo che la Chiesa valdese, attraverso i fondi dell'8 per mille, intende continuare a finanziare il progetto del Centro Peres "Saving Children" per l'anno in corso, giustificando questa decisione con la volontà di permettere la cura di bambini palestinesi malati in ospedali israeliani. Il progetto sembra del tutto nobile e generoso, ma la realtà si presenta molto differente per le ragioni efficacemente sintetizzate dall'ex vice sindaco israeliano di Gerusalemme Meron Benvenisti: «Nell'attività del Centro Peres perla Pace non c'è nessuno sforzo palese compiuto per un cambiamento dello status quo politico e socio-economico nei Territori occupati, ma proprio l'opposto: gli sforzi sono fatti per addestrare la popolazione palestinese ad accettare la sua inferiorità e prepararla a sopravvivere sotto le costrizioni imposte da Israele per garantire la superiorità etnica degli ebrei». A partire da gennaio c'è stato un fitto scambio di messaggi con la Chiesa valdese, culminato con un incontro l'8 marzo a Roma con la Tavola Valdese, in cui abbiamo esposto le ragioni della nostra richiesta, presentando anche un dettagliato dossier in cui sono illustrate le motivazioni di tipo tecnico, etico e politico a sostegno di questa scelta. L'incontro ci ha permesso anche di promuovere la presentazione di alcuni progetti palestinesi in campo sanitario. Si era aperto quindi un dialogo che avrebbe dato modo alla Tavola Valdese di considerare in poche settimane tutte le nostre ragioni e valutazioni. Infatti ci è stato confermato che una decisione in merito sarebbe stata presa da li a poco. In realtà, dopo un mese e mezzo, abbiamo saputo che la decisione sarà presa a luglio, cioè dopo il termine ultimo perla presentazione delle denunce dei redditi. Per questo chiediamo la sospensione per quest'anno della destinazione dell'8 per mille alla Chiesa valdese, in attesa del responso finale sul progetto "Saving children". Non è una «campagna contro una confessione religiosa», come afferma Bonafede: semmai si tratta di un sostegno per una difficile decisione dovuta probabilmente a diverse posizioni in seno alla Chiesa. Non abbiamo bisogno di individuare obiettivi "facili" verso una Chiesa, dato che molti di noi hanno sempre riconosciuto ai valdesi una particolare attenzione e correttezza nell'uso dei fondi dell'8 per mille. Ma non vogliamo che i nostri soldi arrivino al Centro Peres. Speriamo che questa vicenda si risolva nel migliore dei modi e che il dialogo con la Chiesa Valdese possa continuare in termini costruttivi e nella più sincera stima reciproca.
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