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Oggi è Yom haAtzmaut, 64 anni con Israele Cari amici, vi scrivo questa cartolina da Israele, dove accompagno un gruppo organizzato da Informazione Corretta. Oggi è Yom HaZicaron, il giorno del ricordo dei caduti nelle guerre che lo stato di Israele ha dovuto affrontare e delle vittime del terrorismo. Gli uni e gli altri insieme sono stati decine di migliaia nel tempo in cui prima il piccolo e debole insediamento ebraico e poi lo Stato di Israele, progressivamente più solido e ben stabilito ha dovuto affrontare sette guerre, infinite ondate terroriste, attentati, sabotaggi be boicottaggi di tutti i tipi. Solamente in quest'ultimo anno, che è stato abbastanza tranquillo, i morti delle forze di autodifesa e dell'ordine sono stati circa centoventi (http://www.imra.org.il/story.php3?id=56554 ). Può sembrare una piccola cifra, ma bisogna calcolarne l'impatto sulla popolazione, per esempio in proporzione all'Italia bisogna moltiplicare queste cifre per dieci volte. Il cordoglio è profondo, non c'è famiglia che non sia stata colpita direttamente o non conosca qualcuno che lo sia stato. Mi sarebbe piaciuto chiudere questa cartolina con la fiducia che ho appena espresso. Ma devo informarvi che se la stragrande maggioranza del popolo israeliano condivide i sentimenti che vi ho detto, vi è una minoranza piccola e screditata, solo pompata dalla stampa occidentale, che anche qui lotta contro Israele insultando i sentimenti della popolazione. Vi cito due episodi, che hanno fatto molto rumore: qualche giorno fa il monumento dei caduti nella valle del Giordano è stato vandalizzato da ignoti, che però hanno scritto i loro graffiti insultanti in caratteri ebraici e dunque molto probabilmente non sono arabi ma estremisti di sinsitra israeliani ( http://www.jpost.com/DiplomacyAndPolitics/Article.aspx?id=266758 ); un'organizzazione di sinistra chiamata “combattenti per la pace” (un evidente ossimoro, ma già Stalin si era inventato i “partigiani della pace”) ha deciso di tenere oggi una contromanifestazione in cui ricordano i terroristi caduti (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/155067#.T5bCkNkm-So ). E' incredibile come su piccoli gruppi di fanatici il desiderio di autodistruzione possa avere una tale forza ipnotica. Verrebbe voglia di condannare questi fatti all'insignificanza che hanno materialmente in un paese che è massicciamente coinvolto nell'amore e nella difesa del proprio stato. E però è bene sapere queste cose, perché testimoniano del veleno dell'ideologia, mostrano che non vi è limite all'assurdo, in Israele come in Italia. La consolazione è che questi “pacifisti combattenti” non contano niente, che Israele è ben decisa a difendersi e a continuare nel suo progresso. Questo si avverte parlando con le persone, camminando per strada, partecipando alle celebrazioni. Ugo Volli |
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