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Recentemente ho letto e visto in TV servizi giornalistici sulla visita a Vad Yashem del premier Monti, che è apparso commosso e ha scritto doverosamente "Mai più" nel Libro dei visitatori. Come sempre piu' spesso ultimamente mi accade, mi sono sorpresa a pensare che sarebbe molto meglio se politici e uomini di stato in visita in Israele si recassero al centro Vad Yashem a titolo personale e senza telecamere. Qualche anno fa ci fu molto sdegno quando il senatore Ciarrapico se ne usci' con una frase piuttosto infelice a proposito della tanto preparata visita di Gianfranco Fini in Israele, con kippah di dovere. A livello subliminale, qualche ragione ce l'aveva: sicuramente tra i motivi della visita ce ne saranno stati anche di nobili, ma non c'e' dubbio che gli servisse in termini politici (il famoso “sdoganamento”). Ecco: mi piacerebbe molto se se qualcuno di questi visitatori illustri arrivasse senza telecamere, e magari si inginocchiasse senza fare grandi discorsi o scrivere frasi memorabili, ma poi uscisse da Vad Yashem con il proposito di fare del proprio meglio per evitare che la storia si ripeta, cominciando appunto con il porgere orecchio a chi da questi morti discende e facendosene portavoce. O magari facendo loro la cortesia di informarsi prima di parlare, magari dando un'occhiata agli ottimi archivi di Informazione Corretta. Chiedo scusa per tanto cinismo... Come sempre un augurio per la testata e un caro saluto ai collaboratori e a tutti gli amici degli ebrei vivi. Annalisa Robinson |
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