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Moni Ovadia & Co. 15/04/2012

Ogni volta che leggo le dichiarazioni rese dagli odiatori di se stessi, sono colto da rabbia, indignazione e insopportabile voltastomaco.
Ma cosa è il virus infame che intacca le menti di questi intellettuali faziosi e osceni che, fino a non molto tempo fa erano i cantori dell’ebraismo, magari stonati, ma forse non avevano ancora assaggiato quant’era saporito il pane dell’odio più perverso ed ecco, le loro squallide affermazioni contro i sionisti tout-court, quindi: Israele, schierandosi a favore del “pacifico” popolo palestinese e dei loro aureolati criminali-assassini.
Roba da non credere se non avessi letto le dichiarazioni di questi rettili, che pur di avere un posto al sole, vomitano menzogne su quello che era il loro popolo. Giusto in questo caso parlare di loro al passato remoto, poiché si sono autoesclusi dall’appartenenza originaria, con grande ammirazione e gaudio dei comunisti- progressisti, insieme ai neonazisti europei e islamici.
Israele è composto anche da elementi dalla diaspora dell’Europa orientale della quale Moni Ovadia è originario. Probabilmente in Italia ha trovato la sua Russia, la sua Berlino hitleriana e con lui altri individui della stessa specie. Questi pecoroni non si rendono conto che, gli stessi partiti entro i quali, sono stati accolti a braccia aperte per fini propagandistici, li disprezzano profondamente come voltagabbana, quindi col tempo, assolutamente inaffidabili.

Israele per quanto sia un paese indiscutibilmente democratico, farebbe (a mio parere) un passo più che giustificato nel dichiarare persone indesiderabili i calunniatori come Moni Ovadia e Catherine Ashton.

Jean Génois


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