Dall'Oglio, un gesuita odiatore di Israele 14/04/2012
Voglio esprimere apprezzamento per gli argomenti di Minerbi in risposta a un articolo del gesuita Dall'Oglio, che purtroppo non ho rintracciato nel web. Poco male, perché conosco bene le posizioni di quel gesuita autodefinitosi "innamorato dell'Islam", e ho anche polemizzato direttamente con lui (via e-mail) dopo un ascolto alla trasmissione Uomini e profeti sui Raitre. In quella occasione, a strage già ben avviata da Bashar El-Assad, trovò il modo di manifestare la sua speranzosa fiducia nel dittatore quale solo garante dell'unità del Paese, arrivando ad auspicare (chissà perché, visto che non c'entrava nulla con le violenze del regime) la doverosa restituzione del Golan da parte di Israele: la cosa strana è che pochi giorni dopo ci fu la manifestazione dei palestinesi orchestrata dal regime con l'evidente tentativo di distrarre l'opinione pubblica dalle stragi in Siria. Una sospetta unità di intenti o almeno di visione politica...anche se in seguito Dall'Oglio", resosi conto che una qualche critica ad Assad era ormai inevitabile, rischiò l'espulsione dalla Siria, rientrata per intercessione del Vescovo locale alla condizione di starsene un po' zitto su questioni politiche...Insomma un bel pasticcione, come dimostrano le sue idee mistico-sincretiste sul cristianesimo e l'Islam, col sottofondo della sua antica frequentazione della ideologia di estrema sinistra. Vade retro Dall'Oglio, e se proprio ami così visceralmente l'Islam, fatti pure musulmano, nessuno potrà rimproverarti la tua "fissa". Ma per favore, lascia stare Israele, che rispetto alla tua derelitta Siria resta pur sempre un faro di civiltà. Un motivo ci sarà...