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Informazione Corretta Rassegna Stampa
12.04.2012 Sull’eccidio di cristiani in Nigeria nella domenica di Pasqua e sulla catastrofe umanitaria in Sudan
analisi di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 12 aprile 2012
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «Sull’eccidio di cristiani in Nigeria nella domenica di Pasqua e sulla catastrofe umanitaria in Sudan»

Sull’eccidio di cristiani in Nigeria nella domenica di Pasqua e sulla catastrofe umanitaria in Sudan
di Piera Prister


Piera Prister

Quello di domenica di Pasqua e’ stato l’ennesimo attacco anticristiano da parte di islamisti, avvenuto a Kaduna in Nigeria, che i media riportano come una notizia di cronaca, stando attenti all’uso delle parole per non “offendere” la belva feroce islamista che con i suoi mostruosi tentacoli e’ arrivata persino qui da noi sulla sponda dell’Atlantico a portarci morte e distruzione. Come leggiamo dal Telegraph e dal WSJ, nella domenica di Pasqua ci sono stati due attacchi suicidi con macchine imbottite di tritolo, esplose nelle vicinanze della chiesa “All Nations Christian Church Assembly” contro cui erano dirette. Il bilancio e’ stato di 38 vittime e di centinaia di feriti. Una strage che ricorda quella avvenuta ad Abuja, capitale della Nigeria il giorno di Natale e quella avvenuta ad Alessandria d’Egitto il giorno di Capodanno, e come tante altre che ormai non si contano piu’. Il presidente Obama in un discorso alla nazione ha detto che l’islam e’ una religione di pace e che gli islamici non sono tutti terroristi. Ben detto, ma gli islamici lo devono ancora dimostrare, salvo prova contraria che ha bisogno di dimostrazione per essere verificata, si facciano avanti quindi con parole di condanna e di dissociazione, altrimenti con la connivenza e il silenzio si finisce con il fare il gioco dei bari e dei malvagi. Da parte nostra non ci fidiamo ormai piu’ degli islamici, nemmeno dei “moderati” che parlano un forbito Inglese, non ci incantano piu’, dovessimo finire con la testa tagliata come e’ accaduto a Daniel Pearl, il giornalista del WSJ che s’era fidato troppo dei suoi amici islamici che poi si sono dimostrati feroci islamisti. Si’, vogliamo ascoltare, lo esigiamo, parole di condanna da parte di persone influenti del mondo musulmano, siano essi gran mufti, imam, ministri, presidenti delle associazioni musulmane, intellettuali, professori, che ce ne sono parecchi nel mondo e anche qui in America, con il miliardo e mezzo di musulmani che popolano la terra. Anche da parte di Dalia Mogahed, “The President’s Islamist Advisor on Muslim affairs” che dalla Casa Bianca difende pubblicamente la Shariah, ossia la legge islamica, vorremmo ascoltare una semplice parola di condanna. Nel suo silenzio Dalia Mogahed e’ emblematica, non a caso veste la tonaca e il fazzoletto basso calato sulla fronte. Ma non ce ne stupiamo piu’ di tanto se persino la First Lady Michelle Obama che nel suo stile e’ molto hollywoodiana, s’era avvolta con il capo piu’ che coperto, in abiti di foggia musulmana –immagine oscurata dai media nostrani- quando s’e’ incontrata in Indonesia con gli alti funzionari politici di quel paese, mentre suo marito, il presidente Barack Obama vestiva rigorosamente in nero e cravatta. Ma come la mettiamo poi con Il gran mufti’ dell’Arabia Saudita, Abdul Aziz bin Abdullah -che e’ un religioso molto influente e che ricopre un ruolo importante ed ufficiale nell’ambito delle istituzioni dell’Arabia Saudita- che si e’ comportato come un truculento terrorista di Al-Qaeda, quando qualche settimana fa ha aizzato le masse musulmane all’odio e a distruggere le chiese cristiane. Allora non e’ vero che l’Islam e’ una religione di pace se un suo alto rappresentante istiga alla distruzione delle chiese. Questa e’ la dimostrazione che e’ invece un’ideologia politica di intimidazione, di sopraffazione e di morte! Infatti come dovevasi dimostrare, ci sono stati gia’ ben due fedeli del suo gregge che seguendo i suoi “santi” dettami, suicidandosi hanno seminato la morte con due macchine imbottite di esplosivo dirette contro una chiesa. Eppure il Corano che pur predica gli ammazzamenti degli infedeli, siano essi cristiani o ebrei o di altri confessioni, vieta pero’ il suicidio, pena il suicidarsi in eterno tra le fiamme dell’Inferno, altro che il premio delle vergini in Paradiso. Benedetto XVI dalla finestra di S. Pietro, nell’ omelia di Pasqua e benedizione Urbi et Orbi ha menzionato quell’azione criminosa in Nigeria contro i cristiani e si e’ appellato alla liberta’ religiosa e al pluralismo religioso che certamente non albergano nelle nazioni islamiche -dove LO STATO SI IDENTIFICA CON LA MOSCHEA- che sono cosi’ sanguinosamente intolleranti. Stragi dopo stragi che pure il pavido Occidente tollera con infingardaggine. E a pensarci bene poi quel gran mufti’ dell’Arabia Saudita non e’ pure imparentato con il re Abdullah, guardiano delle due sacre moschee, quell’uomo di fronte al quale il presidente Obama si e’ piegato quasi a 90 gradi, tanto da mostrare volgarmente ai fotografi il suo di dietro -cosa che purtroppo capita a chi troppo s’abbassa- mentre i media americani oscuravano quell’inchino imbarazzante che fu tenuto nascosto per giorni sulla stampa americana e che solo Informazione Corretta, con il suo tempismo aveva pubblicato, mentre noi qui in America non ne sapevamo niente. E’ vero, in questo paese la stampa e i media sono asservite al potere politico della sinistra che senza chiarezza, riporta le notizie di stragi di cristiani omettendo sempre l’identita’ musulmana dei carnefici, prestandosi ad un’azione di cover up dei responsabili, e non di certo informando i lettori. Come e’ accaduto con George Clooney quando recentemente e’ stato arrestato insieme a suo padre mentre protestavano a Washington di fronte all’ambasciata sudanese, contro il regime musulmano del Sudan, governato da quello stinco di santo di Omar Bashir, quell’ammazza cristiani, che impedisce che gli aiuti umanitari possano raggiungere la popolazione cristiana perseguitata dai musulmani, che vive sulle montagne della Nubia. Ebbene la notizia dell’arresto e’ durata una mattinata senza un’ eco, poi il silenzio s’e’ abbattuto sul popolarissimo attore, e senza che neppure uno dei suoi tantissimi fans disinformati, se ne chiedesse il perche’. Ma poi, leggendo l’articolo scritto sull’arresto di Clooney, riportato nella sezione Esteri, sul quotidiano Repubblica in Italia, http://www.repubblica.it/esteri/2012/03/16/news/clooney_arrestato-31661627/ avviene lo stesso, e’ incredibile come non si menzioni mai per tutta la lunghezza del pezzo, ai danni di chi e’ in atto la pulizia etnica e chi la stia perpetrando. http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Video_News/George-Clooney-arrestato-per-il-Sudan-rilasciato-dopo-poche-ore-VIDEO_313096162625.html  E cosi’ fa anche l’agenzia adnkronos. E’ chiaro che i giornalisti filtrino le notizie, venendo cosi’ meno al loro dovere di dire la verita’ e di informare correttamente i lettori. La loro e’ solo propaganda.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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