Mi meraviglio
A destra, Vienna: ebrei mandati per la strada a pulire la carreggiata con lo spazzolino da denti
Adesso che è ripartita un'altra campagna di demonizzazione, delegittimazione e doppio standard contro Israele (sono le tre D di Sharanski, http://www.jcpa.org/phas/phas-sharansky-f04.htm, che spiegano bene il BDS - boicottaggio, disinvestimento, sanzioni di questi signori), vorrei dire una cosa a Günter Grass, a Emma Thompson, a Mike Leigh, e anche ai nostri Fo, Vattimo, Ovadia, che si unirebbero volentieri al coro, se qualcuno pensasse di consultarli. O piuttosto lo vorrei dire al loro pubblico.
Quando i buoni borghesi di Vienna, rispettosi della legge e uomini d'ordine, colpevoli solo di avere nonni che venivano dalla parte sbagliata dell'Impero, dalla Galizia invece che dalla Carinzia, furono mandati per la strada a pulire la carreggiata con lo spazzolino da denti, fra l'iralità generale, e poi spediti a Buchenwald, il dolce colle sopra Weimar pieno di boschi dove amavano passeggiare Goethe e Schiller e List, ma non a contemplare il paesaggio bensì a morire - si meravigliarono. Si meravigliò Primo Levi a essere cacciato in un vagone piombato, si meravigliò perfino quell'Ettore Ovazza che era stato fascistissimo, aveva fatto spedizioni squadriste contro i sionisti italiani, ma era pur sempre uno sporco ebreo e alla fine dovette cercare di fuggire e morì ammazzato ingloriosamente dai nazisti, dopo aver rivelato il nascondiglio della famiglia, con la complicità della polizia svizzera e dei fascisti italiani. Si meravigliarono tutti, quelli coinvolti nella Shoà, anche gli studenti espulsi da tutte le scuole del regno, i licenziati, gli internati che riuscirono a salvarsi. Tanto meno si sentivano ebrei, tanto più si sforzavano di essere buoni cittadini del loro stato (anche troppo, come nel caso di Ovazza) tanto più si meravigliarono. Perché noi? Perché ce l'hanno con noi? Che cosa abbiamo fatto di diverso dagli altri? E gli rispondevano, se si degnavano di rispondere: affamatori dei popoli, ladri senza radici, nemici dell'umanità, pericolo universale, magari mangiatori di bambini e deicidi.
Be', care star della cultura europea, cari premi Nobel (magari ex nazisti come Grass o ex repubblichini come Fo) cari premi Oscar e riveriti intellettuali, anche noi nel nostro piccolo, per lo più senza essere minacciati direttamente (se non abitiamo in Francia, in Norvegia, in Olanda) ci chiediamo: perché ce l'avete con noi? Perché con lo stato che raduna il nostro popolo? Potete seriamente dire che si comporta peggio della Siria coi suoi nemici, della Turchia con curdi armeni e ciprioti, della Cina col Tibet, della Russia con la Cecenia, della Serbia col Kossovo, del Marocco coi Sarahui, del Sudan col Durfur, di Cuba con i suoi dissidenti? Perché cercate in tutti i modi di umiliare, di boicottare, di discriminare proprio noi? Le star e i loro imitatori più cheap non si degnano di rispondere a queste lamentele, al massimo respingono piccati l'idea di essere antisemiti, un po' come Hitler avrebbe negato che il suo piano di sterminio assomigliasse ai disordinati pogrom cosacchi e Voltaire che il suo odio per gli ebrei avesse a che fare con le regole dell'Inquisizione... E poi ripetono, rivolti a Israele, per carità, non ai singoli ebrei - per il momento - : affamatori dei popoli, ladri senza radici, nemici dell'umanità, pericolo universale, magari mangiatori di bambini e deicidi. E io, per carità fuori pericolo, vittima con tutti i miei fratelli solo di un po' di antisemitismo sparso, che riguarda solo un po' meno della metà dei miei concittadini (http://adl.org/PresRele/ASInt_13/6266_13.htm ), non certo delle durezze della Shoà, mi meraviglio. Mi meraviglio e chiedo: perché proprio noi? Perché Grass, Thompson Leigh e tanti altri meno star ce l'hanno, guarda un po', proprio con lo stato del popolo deicida, boicottano proprio quelli che fino all'altro ieri erano accusati di ammazzare bambini per impastarne il pane azzimo, considerano peggiori criminali quelli che Hitler considerava i peggiori criminali?
E nutrono questo sentimento e compiono queste azioni, badate bene, bisogna creder loro perché sono uomini d'onore, anzi star, anzi premi Nobel e Oscar, fanno questo dunque senza ombra di antisemitismo? Ecco, io mi meraviglio, non so fare altro. Certo la colpa è mia, non sono antisemita, ma semita o a dirla tutta ebreo, che è molto peggio.
Ugo Volli