Ieri sera ho seguito il viaggio di Mario Monti su due TG, alle ore 20 il TG5, a mezzanotte Sky.
Mentre quest'ultimo, nel servizio di Gianluca Semprini, era molto corretto, arrivando a definire la Muqata " l'ex covo di Arafat", e citava correttamente Gerusalemme, la capitale di Israele, tutt'altra musica sul TG diretto da Clemente Mimun, dove Carmelo Luciano diceva " il governo di Tel Aviv", e citava lo strafalcione di Monti sui confini del '67 senza fare alcun commento.
Che ne dite ? Ma il ministro degli esteri Terzi, non era un buon amico di Israele ? e Mimun, come si sente con la propria coscienza ?
gradirei conoscere il vostro pensiero,
saluti,
Anna Della Vida
Sulla coscienza di Clemente Mimun non ci esprimiamo, evedentemente sulla sua bandiera c'è stampato bello grosso il motto "tengo famiglia",
Su Terzi, che è stato un buon ambasciatore italiano in Israele, si può dire altrettanto, amico di Israele, certo, ma molto più amico di quella regola che recita "non disturbate il manovratore", che in questo caso è lo stesso Monti in visita in Medio Oriente.
In Libano ha ignorato Hezbollah, limitandosi alle solite frasi di cortesia verso il padrone di casa e l'altrettanto abituale elogio ai nostri soldati dell'Unifil, una scelta che non desta mai problemi.
In Israele, tante strette di mano, sorrisi, e l'affermazione che "il dialogo deve assolutamente riprendere", un po' come quando il Papa invoca la pace, c'è forse qualcuno che non condivide ?
Ma dove Monti ha rivelato in pieno il cambiamento della politica estera del nuovo governo è quando ha fatto riferimento ai confini tra Israele e i territori palestinesi, confini che non esistono, perchè sia dopo l'armistizio del 1948 sia dopo quello del 1967, nessun confine è stato mai tracciato, soltanto un cessate il fuoco. Si veda la Cartolina di Ugo Volli di oggi, lo spiega in maniera molto chiara-
Monti può essere ignorante sul Medio Oriente, non è mai stato il suo campo di interesse, ma il suo dovere era, prima di fare affermazioni simili, di informarsi, il suo/nostro ministro degli esteri riveste quell'incarico.
Se poi si è spinto oltre per compiacere l'Anp, ignorando la verità storica, ne avremo presto la conferma.
A Roma c'è l'ambasciata di Israele, toccherà al nuovo ambasciatore Naor Gilon a fare i passi necessari. A IC il dovere di segnalare quanto di grave è accaduto.
IC redazione