Un futuro incerto per gli ebrei olandesi
Manfred Gerstenfeld intervista Henri Markens
(traduzione di Alessia Di Consiglio-Levi)
Henri Markens Manfred Gerstenfeld
“Una ricerca demografica condotta da parte dell’Organizzazione Sociale Ebraica JMW mostra che tre quarti della comunità ebraica olandese, che conta circa 30.000 persone, non sono membri delle tre organizzazioni religiose : Ashkenazita, Progressista e Portoghese.
Tra le altre cose, questo vuol dire che non mandano i loro figli alla scuola ebraica e quando hanno bisogno di cure non vanno all’ospedale ebraico.”
Dal 1986 al 2006, Henri Markens è stato Preside del Liceo Ebraico Maimonide (Joods Lyceum Maimonides) di Amsterdam. Da allora, ha servito come direttore generale dell’Organizzazione per l’Educazione Ebraica (JBO). E’ inoltre ex Presidente dell’Organizzazione [Ashkenazita] delle Comunità Ebraiche nei Paesi Bassi (NIK) e del CJO, l’organizzazione centrale dell’Ebraismo olandese.
Markens guarda al periodo in cui era il preside della scuola : “Non escludo la possibilità che in futuro ci saranno tentativi politici per porre maggiori limitazioni alle scuole religiose. Vorrei ostacolarli, invitando i politici a parlare nella nostra scuola. Sia i relatori che gli studenti apprezzerebbero queste discussioni.
I visitatori avranno un’opportunità di vedere che questi bambini sono parte della societa olandese, mentre non celano la loro identità ebraica.
“Non sono ottimista sul futuro della società ebraica olandese. Da molti anni ormai, i nostri studenti subiscono un crescente antisemitismo ad Amsterdam. Nel 2005 nel sobborgo meridionale di Amstelveen, dove vivono molti ebrei della classe media, uno dei nostri studenti è stato picchiato da tre immigrati non occidentali. Portava una Stella di David. Un incidente di questo tipo in quella zona era inconsueto. Queste cose accadono molto più comunemente ad Amsterdam. Più uno si avvicina al centro della città, più la situazione diventa pericolosa.
“L'atteggiamento mentale è molto più serio dell’aggressione fisica. Le conseguenze di un aggressione possono guarire in fretta. Invece, l’abuso psicologico spaventa e ci si comporta di conseguenza. In passato alcuni studenti mettevano la kippà nel tragitto dalla scuola alla stazione centrale di Amsterdam. Oggi non è più possibile. “Già da diversi anni diciamo ai nostri studenti di ‘indossare un cappello sopra la kippa’. In teoria non si dovrebbe fare, ma la situazione ad Amsterdam non ci lascia scelta. Uno deve trarre conclusioni logiche dalle proprie esperienze. Negli ultimi anni, la percezione in Olanda è cambiata e qualcuno nella kippà una provocazione. E’ assurdo: se porto la kippà puoi guardarmi negli occhi e parlarmi.
“La situazione in Olanda sta peggiorando particolarmente, soprattutto per gli ebrei osservanti. Gli studenti che si sono trasferiti alla Maimonide da altre scuole ci raccontano dell’antisemitismo che adesso subiscono. Ogni anno abbiamo qualche ragazzo che si trasferisce da noi. Di solito perché gli studenti delle altre scuole facevano commenti antisemiti e la scuola non aveva fatto niente o troppo poco per prevenirli.
“La grande immigrazione di musulmani e l’ascesa dell’islam in Olanda hanno creato problemi per gli ebrei e continueranno a crearli. La macellazione rituale ebraica viene collegata ai costanti attacchi alla macellazione halal musulmana. La vita è sempre più dura per gli ebrei nei mattatoi dove avviene la macellazione. Gli attivisti per i diritti degli animali non sono amici degli ebrei e lo stesso vale per molte persone che lavorano nei mattatoi. Diversi macellai rituali ci hanno detto che un certo numero di impiegati dei mattatoi sono fanatici antisemiti. Anche la circoncisione è sotto attacco, in parte perché è anche un rituale musulmano. Anche qui le tradizioni ebraiche sono minacciate.
“Ci sono circa un milione di musulmani in Olanda. La loro influenza sul sistema politico sta crescendo. Questo è negativo per gli ebrei. Più potere la comunità musulmana ottiene, più le relazioni della comunità ebraica con un certo numero di ministri si indeboliscono.
“I problemi con i musulmani riguardano anche la società olandese nel suo insieme, che sta diventando sempre più anti-israeliana. In generale gli ebrei vengono identificati con Israele e la differenza tra anti-israelismo e antisemitismo è marginale. Il primo - per esempio, nei comunicati dei politici- è in generale un modo tacito per esprimere l’altro.
“Nelle ultime elezioni nazionali e locali, gran parte dei musulmani olandesi ha votato per il Partito Laburista. Per decenni, mentre era al potere, questo partito ha permesso un’immigrazione illimitata di musulmani e non ha fatto niente riguardo ai sermoni pieni di odio nelle moschee. Il Labor è in gran parte colpevole per il presente clima politico in Olanda. Era ovvio agli inizi che parte della comunità musulmana avrebbe creato problemi. Questi problemi sono stati ‘risolti’ nella solita maniera olandese, cioè negandoli.”
Versione abbreviata di un’intervista in olandese, apparsa nel libro best-seller di Manfred Gerstenfeld The Decay: Jews in a Rudderless Netherlands (2010).
Manfred Gerstenfeld è Presidente del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta.