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L'appello di Eva Sandler 02/04/2012

Vi invio il testo di Eva Sandler, pubblicato sul "Corriere della Sera", lo trovo molto importante. Vi allego anche il commento del Presidente della Provincia di Roma, altrettanto nobile.
Distinti saluti,

Marcella Rolla, Roma 

«Il mio cuore è spezzato. Non
riesco a parlare. Non c'è un modo per esprimere il dolore divorante
che risulta dall'assassinio del mio caro marito rav Jonathan e dei
nostri figli, Aryeh e Gavriel e di Miriam Monsonego, figlia del
preside della scuola Ozar Hatorah, rav Yaakov e della sign.ra
Monsonego. Che nessuno debba più soffrire in questa maniera». Lo
afferma Eva Sandler, vedova del rabbino Jonathan Sandler ucciso nella
strage di Tolosa, in una lettera inviata dopo i funerali delle vittime
dell'attentato alla scuola ebraica 'Ozar Hatorah' e pubblicata con un
avviso a pagamento sul 'Corriere della Sera'.

«La vita di mio marito - continua - era dedicata
all'insegnamento della Torah. Ci siamo trasferiti nel suo paese di
nascita per aiutare la gioventù a scoprire la bellezza della Torah.
Era un uomo veramente buono, affettuoso e altruista».

«No so come io, i miei suoceri e la sorella di mio marito
troveremo la consolazione e la forza per continuare, ma so che le vie
di Dio sono buone e che Lui ci dimostrerà la strada e ci darà la
forza per andare avanti», aggiunge sottolineando che «a tutti coloro
che desiderano portare consolazione alla nostra famiglia e
compiacimento alle anime di coloro che ci hanno lasciato, rispondo:
portiamo avanti la loro vita su questa terra».

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Roma, 30 mar. - (Adnkronos) - «Invito tutti a leggere con grande
attenzione le parole pubblicate oggi su un quotidiano italiano dalla
madre dei piccoli uccisi insieme al papà in un agguato di fronte a
una scuola ebraica di Tolosa. Sono commoventi e bellissime: parole che
esprimono un dolore profondo, che non si può nascondere, ma che non
lasciano alcuno spazio all'odio, alla rabbia o al sentimento della
vendetta». È quanto scrive su Facebook il presidente della Provincia
di Roma, Nicola Zingaretti, che ha ripubblicato sul suo sito web
www.nicolazingaretti.it la lettera scritta da Eva Sandler, vedova del
rabbino Jonathan Sandler e madre dei bambini uccisi nell'attentato
alla scuola ebraica di Tolosa.

"Dobbiamo essere grati a questa donna coraggiosa per averci
voluto consegnare un messaggio di amore che restituisce speranza e che
ci sprona ad essere sempre coerenti nella costruzione di una società
fondata sulla convivenza, sulla pace e sull'incontro fra culture e
religioni diverse», conclude.

Ha ragione, un commento di grande intensità emotiva quello di Eva Sandler, come sono apprezzabili le parole di Nicola Zingaretti. Siamo meno convinti della sua chiusura, quando invoca una "società
fondata sulla convivenza, sulla pace e sull'incontro fra culture e
religioni diverse" . Non perchè siamo contrari a quel tipo di società, tutt'altro, ma per costruirla veramente sarà meglio prima combattere -  e sconfiggere - quelle forze che vi si oppongono. E, per essere chiari, lo scriviamo a tutte lettere: l'invasione islamica del mondo occidentale. Dall'islam - come dice la parola stessa - potrà venirci solo la sottomissione, il contrario di libertà e democrazia. Se non si parla chiaro, se si lanciano appelli in stile vaticano, la fine è garantita.
IC redazione



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