Dallo scorso autunno, il quotidiano LA STAMPA ha messo in cantiere una iniziativa più consona ad un giornale aziendale che ad un grande quotidiano. Con cadenza settimanale, un collaboratore viene insignito con un "premio" intitolato a Igor Man. Dato che non vengono specificate benemeremze particolari, ne deduciamo che, prima o poi, il premio verrà attribuito a tutti i giornalisti del quotidiano.
Ci chiediamo - senza entrare troppo nel merito della patetica iniziativa - se la cosa verrà valutata proprio da tutti come un 'premio' al proprio lavoro professionale, piuttosto che una patacca da destinare al cestino, nella speranza che sia sfuggita alla maggioranza dei lettori.
Yasser Arafat Igor Man (Manzella)
Igor Man, se mai verrà ricordato da qualcuno al di fuori della STAMPA, non sarà certo per le sue qualità professionali, quanto piuttosto come uno dei più strenui trombettieri che hanno suonato le lodi, senza distinzioni di crimini, dei vari capataz del terrorismo arabo-palestinese, Arafat in testa.
Forse il quotidiano torinese, per rinfrescare la memoria del defunto 'vecchio cronista' - come si presentava negli ultimi anni il signor Manzella (Man era un nom de plume) - farebbe bene a ripubblicare per intero tutti i suoi articoli in lode di quel ganster-ladrone che fu Yasser Arafat, e chiudere, nel frattempo, quell'imbarazzante rubrichina-premio.
Igor Man, se mai verrà ricordato da qualcuno al di fuori della STAMPA, non sarà certo per le sue qualità professionali, quanto piuttosto come uno dei più strenui trombettieri che hanno suonato le lodi, senza distinzioni di crimini, dei vari capataz del terrorismo arabo-palestinese, Arafat in testa.
Forse il quotidiano torinese, per rinfrescare la memoria del defunto 'vecchio cronista' - come si presentava negli ultimi anni il signor Manzella (Man era un nom de plume) - farebbe bene a ripubblicare per intero tutti i suoi articoli in lode di quel ganster-ladrone che fu Yasser Arafat, e chiudere, nel frattempo, quell'imbarazzante rubrichina-premio.
questa è la finestra che esce ogni settimana nella pagine delle lettere al direttore, cambia solo il nome del giornalista, nel francobollo la foto del destinatario 'del premio'. Abbiamo scelto l'ultimo in ordine di tempo: