Chi non vuole la pace
Poniamo che abbiate litigato con qualcuno. Può capitare. Vi disputate, diciamo, la proprietà di un terreno che il vostro avversario ha in mano e voi dite vi appartenga. Come fate la pace con lui? Mah, per esempio (1) gli parlate. (2)Accettate che le vostre pretese non possono essere una soluzione buona per entrambi e cercate un compromesso. (3) Evitate di ricorrere alle minacce, (4) non lo insultate,(5) non usate la forza fisica contro di lui, (6) non lo denunciate neanche a tribunali e organizzazioni vari. Insomma, se ci credete andate da lui e negoziate, fate delle proposte, cercate di convincerlo della vostra buona volontà. Giusto? Se non fate così, se violate queste regole elementari, non state cercando la pace, ma al contrario volete continuare e inasprire la lite.
Prendete ora il Medio Oriente. Gli arabi vogliono dei terreni che sono sotto il controllo israeliano. Non ci sono dei diritti di proprietà stabiliti, nessun trattato, nessuno stato precedente che dia loro il diritto di avere quei territori. Ogni volta che si è cercato di dividerli, per amor di pace, lo facessero gli inglesi, l'Onu, lo stesso Israele, la reazione araba è stata la violenza: i pogrom degli anni trenta, le guerre del '48, '56, '67, la “seconda intifada” dopo le trattative volute da Clinton eccetera. Ma scordiamoci il passato per un attimo e prendiamo le sei regolette enunciate sopra. Eccco, diciamo che anche in questo campo, se gli arabi volessero la pace dovrebbero applicarle: (1) parlare con Israele (2) negoziare per davvero, non prendendo i propri obiettivi come intangibili (3) non minacciare Israele di altre violenze (4) evitare la propaganda ostile e l'esaltazione di nemici e terroristi vari (5) evitare altri atti di terrorismo (6) evitare di ricorrere a organizzazioni internazionali per delegittimare Israele, per cercare di metterlo in difficoltà e in cattiva luce.
Rispettano gli arabi anche una di queste regole? Be' (1) da tre anni non conducono trattative con Israele e se sono condotti al tavolo riluttanti dalla pressione americana, subito lo abbandonano (2) considerano la propria posizione indiscutibile e rifiutano anche in teoria di accettare negoziati in cui non siano già garantiti che tutti i territori contestati siano loro ecc. ecc. (3) minacciano continuamente Israele con ogni sorta di violenze, l'ultimo è l'assalto ai confini previsto per dopodomani (4) Le loro televisioni non fanno altro che esaltare i “martiri”, cioè terroristi, i loro leader complimentano quelli vecchi e quelli recenti, dedicano loro piazze e inni, ecc. (5) Non solo da Gaza, ma anche dai territori amministrati dall'Autorità Palestinese vengono continuamente nuovi atti di violenza, razzi su scuole e case, sassi sulle macchine, aspiranti assassini scoperti con coltelli e cinture esplosive. Il novanta per cento è fermato grazie alla barriera di sicurezza, ai posti di blocco (che i dirigenti palestinesi vogliono assolutamente eliminare...) all'attività di vigilanza di servizi segreti, polizia, esercito. Ma quel che passa è sufficiente a produrre angoscia, lacrime, sangue. (6) L'autorità palestinese non fa altro che appoggiarsi sulla precostituita maggioranza islamico-terzomondista delle organizzazioni internazionali per ottenere risoluzioni contro Israele, l'ultimo caso è quello del Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu, che con tutto quel che sta succedendo fra Siria, Egitto, Tunisia, ha deciso di far partire un'indagine sulle “colonie israeliane”. Come se la loro legittimità fosse una questione di diritti umani, o se vi si facessero stragi di massa in stile siriano o iraqeno.
Conclusione: vogliono la pace con Israele gli arabi? A me sembra chiaro di no, che vogliono la guerra, magari con mezzi poco convenzionali che passano per il terrorismo, l'Onu, la stampa internazionale. E mi sembra anche probabile che questa partita almeno la vinceranno: non ci sarà la pace né subito, come vogliono i disfattisti che confondo pace e resa, e neppure nel medio periodo. Per fare la pace bisogna che entrambe le parti lo vogliano e si comportino di conseguenza. Il che dalle parti dell'Autorità Palestinese, come da quelle di Hamas, certo non accade. Vedremo venerdì, se riusciranno a far partire un nuovo ciclo di violenza (http://it.ibtimes.com/articles/28330/20120327/conflitto-israelo-palestinese-conflitto-arabo-israeliano-palestina-giornata-della-terra-cisgiordania.htm). Speriamo di no. Ma l'importante è sapere e ripetere a tutti chi non vuole la pace.
Ugo Volli
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