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Vorrei segnalarvi (pur convinto che lo sappiate bene non penso siate tanto sprovveduti) la differenza tra aggressione antisemita e contestazione politica. nel pezzo sulla morte di tabucchi, scrittore che io personalmente non conosco, fate (volutamente?) confusione. i fatti: l'ambasciatore di israele viene a parlare in un'universita' fiorentina, accolto dai fischi, le contestazioni e gli slogan degli studenti. L'ambasciatore scandalizzato grida al fascismo e aggiunge che chi lo contesta non sa nulla di israele e medio oriente (su che base? li ha personalmente interrogati o parte dal presupposto che o si e' in linea con la politica di gerusalemme o non la si conosce e il dissenso non e' contemplato?), e lo scrittore in questione difende le proteste dicendo che nelle universita' si fanno dibatitti, se non si vuole essere contestati si parli nelle conferenze stampa. La liberta' di contestare una politica, e la difesa di tale liberta' viene quindi gabellata per odio antisemita e aggressione fascista. quindi immagino che, per il principio transitivo, se domani ahmadinejad venisse a tenere un discorso a roma in qualche universita' io non potrei contestarlo, pena l'accusa di essere un fascista antipersiano oltre che un ignorante, dico bene? "eh no!" direte voi! "ahmadinejad e' un dittatore, israele e' uno stato democratico" quindi gli stati democratici non si possono contestare? basta fare le elezioni per essere nel giusto sempre e comunque? eh la proposta di boicottare la francia sulle pagine di IC? forse anche la francia e' una dittatura e non ce ne siamo accorti? e se domani in francia andasse, democraticamente, al governo la sinistra e iniziasse una linea politica favorevole ai palestinesi, anche in sede onu, e un suo rappresentate andasse a parlare a tel aviv ricevendo fischi e contestazioni voi cosa direste? fascisti israeliani contestano un leader democratico? la domanda e' retorica, ovviamente stareste dalla parte dei contestatori, contro il governo "antisemita e antiisraeliano". E' evidente che la liberta' di espressione per voi e' assolutamente strumentale, vale per chi appoggia israele, chi lo contesta nn ha diritto di parola, e ancora una volta la vostra linea e' a corrente alternata. una vignetta che offenda gli arabi e' una libera espressione tipica delle democrazie, chi la contesta e' un nazislamico che vuole la sharia, una vignetta che contesta gli israeliani e' uno schifo antisemita e chi la fa va perseguito! invocate leggi contro "chi diffonde odio" (contro israele sia chiaro!!) e poi non fate che diffondere odio contro gli arabi a piene mani, descrivendoli come mostri assetati di sangue e non umani. Ci ricordate che e' importante "to follow the money" per capire i retroscena, e scandagliate attentamente tutti i legami economico/finanziari tra partiti e organizzazioni politiche e eventuali finanziatori arabi, ma se si osa fare lo stesso con gli ebrei si e' neonazi seguaci dei protocolli...insomma la coerenza e la correttezza non fanno proprio parte del vostro vocabolario....anzi, la coerenza si, perche' su una cosa siete coerenti, l'appoggio a israele, senza se e senza ma, qualunque cosa faccia. tutto il resto e' strumentale alla sudetta causa, le idee i concetti o i principi li prendete in prestito, li considerate sacrosanti se aiutano israele, ma poi poche righe dopo, li considerate demenziali se la danneggiano... ribelleincazzato Gentile lettore, perchè non cambia il suo nickname ? ribelledisinformato andrebbe bene, perchè lei manca, evidentemente, di quelle informazioni che le consentirebbero di conoscere ciò di cui parla. |
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