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Informazione Corretta Rassegna Stampa
27.03.2012 Norvegia: il paese più antisemita in Europa
Manfred Gerstenfeld intervista Hanne Nabintu Herland

Testata: Informazione Corretta
Data: 27 marzo 2012
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «Norvegia: il paese più antisemita in Europa»

Norvegia: il paese più antisemita in Europa
Manfred Gerstenfeld intervista Hanne Nabintu Herland
(traduzione di Alessia Di Consiglio-Levi)


Hanne Nabintu Herland               Manfred Gerstenfeld

“L’attuale governo norvegese, a guida laburista/socialista della sinistra radicale, sta promuovendo una politica ostile, estrema ed unilaterale verso Israele, responsabile quindi dell' odio politicamente corretto contro lo Stato ebraico tra la gente. Questo ha fatto della Norvegia il paese più antisemita dell’Occidente. Nella storia norvegese, non c’è mai stato un atteggiamento così anti-israeliano.” 

Hanne Nabintu Herland è un’accademica norvegese ed una storica delle religioni. E’autrice di diversi libri molto diffusi. L’ultimo, Respect, pubblicato nel Febbraio 2012, ha riscosso un buon successo ed è attualmente in cima alla classifica nazionale dei best-seller. Eppure, c’è stato un completo silenzio dei media a causa delle pesanti critiche contro l’attuale governo di sinistra per la sua visione pregiudiziale di Israele.  

Herland afferma, “Il controllo dell’opinione pubblica è cosi forte in Norvegia, che si potrebbe discutere se considerarlo uno stato democratico. Il Partito Laburista ha ampiamente usato l’attacco terroristico del 22 Luglio 2011 da parte di Anders Breivik per discriminare ulteriormente ogni forma di opposizione e bloccare qualsiasi dibattito pubblico.” 

Aggiunge poi Herlan: “Il governo norvegese accetta indirettamente la politica di Hamas, i cui principali obiettivi includono la pulizia etnica, il terrorismo ed il genocidio degli ebrei. Il Ministro degli Esteri laburista Jonas Gahr Støre difende regolarmente Hamas sulla stampa straniera. Nel Febbraio 2011 l’ha fatto, per esempio, sull’International Herald Tribune. 

“L’anno scorso Støre fu sorpreso a mentire in un programma in diretta della  TV2 norvegese. In quell’occasione negò di mantenere contatti costanti con il leader di Hamas, Kalhed Meshaal. Eppure Støre ha dovuto ammetterlo quando il reporter gli ha menzionato che Meshaal aveva riferito delle loro conversazioni. Quello che all’inizio poteva essere un atto di ingenuità viene ormai giudicato come deliberata menzogna. D'ora in poi, Støre ha macchiato la reputazione internazionale della Norvegia agendo come il difensore di Hamas. 

“Il modo in cui la Norvegia finanzia Hamas con centinaia di milioni di Corone norvegesi, soldi dei contribuenti, è pura corruzione. Quando gli stati africani comprano gli appoggi internazionali, lo chiamiamo corruzione. Il Partito Laburista, in sostanza, sta facendo la stessa cosa - miliardi escono dal Paese per acquisire alla Norvegia  stati amici, nei quali altrimenti avrebbe poca o nessuna influenza. 

" Lo scorso anni, nonostante una massiccia propaganda anti-israeliana, un sondaggio condotto dal giornale norvegese Verdens Gang, ha scoperto che il 60% dei norvegesi ritengono che Israele abbia ragione a denunciare come la copertura mediatica norvegese sia di parte. Questo sondaggio è stato fatto dopo che l’Ambasciata Israeliana ad Oslo ha depositato una protesta contro l’autorità statale per le radio-tele trasmissioni della rete NRK, a causa dei suoi servizi faziosi. 

“Questo anti-israelismo viene spesso accompagnato dall’antisemitismo. I bambini ebrei nelle scuole norvegesi ne soffrono particolarmente. Secondo uno studio, molti di loro vengono molestati molto più di altre minoranze. 

“Potremmo chiederci perché l’establishment norvegese si accanisca in continuazione contro l’unica democrazia del Medio Oriente. Molti in Norvegia, ed in Europa in generale, non riconoscono più il legame storico della loro cultura tradizionale con il popolo ebraico, quello che diffuse i Dieci Comandamenti su cui poggia l’infrastruttura delle società civilizzate, per cui gli ebrei hanno contribuito enormemente allo sviluppo della cultura europea.” 

Nella primavera del 2011, Herland ha pubblicato un articolo intitolato “La Norvegia è il paese piu antisemita in Occidente”, in cui ha scritto: “Culturalmente, abbiamo molto piu in comune con gli ebrei di quanto si possa pensare. I contributi dei greci e dei romani sono la culla della civiltà occidentale, ma quando si parla di valori, questi si trovano nei contributi ebraico-cristiani. La visione umanistica europea della dignità degli esseri umani a prescindere dal rango, dalla classe o dall’etnia, affonda le sue radici nel giudaismo. Questi valori sono il nocciolo di quello che significa oggi appartenere alla civiltà occidentale.” 

Osserva Herland: “I nuovi valori laici occidentali implicano un rifiuto del rispetto per il legame della nostra cultura con il popolo ebraico. Molti in Occidente non capiscono che il movimento religioso radicale islamico progetta la più grande resistenza contro quello che loro percepiscono come la decadenza del potere dell’Occidente. 

“I nuovi amici musulmani di molti laicisti occidentali, nei paesi islamici trattano le minoranze con violenza. La legge della Sharia è considerata un’alternativa culturale al sistema legale occidentale. Quella che é iniziata come simpatia della Sinistra per i deboli si è ora trasformata in sostegno per una oppressione totalitaria. Ciò include anche appoggiare uno spiccata politica anti-israeliana. Oggi, questi atteggiamenti anti-democratici, sono propri di quelle élite che in Norvegia si comportano in un modo che ricorda palesemnete la propaganda sovietica. 

“Nel Marzo 2011, è arrivato a Oslo il celebre avvocato di Harvard, Alan Dershowitz. Si è offerto di tenere delle lezioni in tre università norvegesi senza voler essere pagato. L’hanno tutti respinto. In seguito, Dershowitz ha scritto un articolo sul Wall Street Journal dove ha riferito come l’ ambiente accademico norvegese antisemita gli abbia fatto sapere di essere una persona non grata. Questa vicenda mi ha fatto vergognare di essere norvegese. Sto aspettando il momento in cui l’attuale governo verrà sconfitto. Allora, si spera, questa propaganda finirà, e, con essa, anche la falsa immagine di Israele che viene proposta in continuazione al pubblico norvegese.”

Manfred Gerstenfeld è Presidente del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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