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Informazione Corretta Rassegna Stampa
25.03.2012 Francia: basta ! passiamo al boicottaggio
Commento di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 25 marzo 2012
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «Francia: basta ! passiamo al boicottaggio»

Francia: basta ! passiamo al boicottaggio
di Piera Prister

Piera Prister

30 tombe dissacrate in Francia nel cimitero ebraico di Nizza. Boicottiamo i prodotti francesi! E’ la notizia che leggiamo sul Jerusalem Post del 24-3-2012: “Jewish graves vandalized in Southern France”.
Basta, alla lettura siamo presi dalla furia, le nostre voci irate rimbombano, siamo pronti a reagire. Ormai gli ebrei non sono piu’ soli, pavidi ed indifesi, come quei depravati antisemiti ancora stupidamente credono.
Che ci temano, invece! Non abbasseremo mai piu’ il capo, guardino le nostre teste di furie con tanti serpenti velenosi, pronti a mordere, e fissino i nostri occhi pietrificanti. Che ci temano piuttosto!
E che temano Tzahal, Israeli Defence Force, le forze armate d’Israele!
Il 4 settembre 2003 nell’anniversario della Shoah, il generale israeliano Amir Eshel, a bordo di uno dei tre jet da combattimento con la Stella di Davide che, in tutta la loro potenza, sorvolavano lentamente e a quota bassa il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, trasmise a terra e al mondo un comunicato: “Noi piloti dell’Air Force, volando nei cieli sopra il campo degli orrori, noi, sorti dalle ceneri di milioni di vittime, portando dentro di noi le loro grida silenti, salutiamo il loro coraggio e promettiamo d’essere lo scudo del popolo ebraico e della nazione di Israele”.
Gli attacchi anti-ebraici continuano, purtroppo, non hanno fatto in tempo a concludersi i funerali delle quattro vittime dell’attacco islamista alla scuola ebraica di Tolosa, ecco che arriva quest’altra brutta notizia delle 30 tombe profanate nel cimitero ebraico di Nizza, in una Francia e in un’Europa che sta ricadendo negli stessi e tragici errori del passato. Le misure di sicurezza servono a niente quando si crea un’atmosfera di odio e di connivenza, quando i governi per primi indulgono all’antisemitismo autorizzando cortei in cui si grida impunemente: “ebrei tornate ai forni e ai campi di sterminio!”.
Gia’ da anni si sono verificati in Francia attacchi agli ebrei, alle istituzioni ebraiche, sinagoghe, scuole e cimiteri, attacchi che sono stati minimizzati e non sono stati riportati al pubblico dalla polizia, fino a che i terroristi islamici non hanno alzato il tiro ammazzando vilmente quattro ebrei della comunita’ di Tolosa.
Il governo, le istituzioni e la polizia doveva pur sapere qualcosa. Ora vogliamo sapere quali misure di sicurezza intendono prendere le autorita’ che dovrebbero difendere i cittadini ebrei invece di fare gli gnorri e lasciare che il problema si incancrenisca.
Il nostro primo dovere come blogghisti e’ quello di informare i lettori di quello che sta avvenendo li’ in Francia, perche’ a sua volta ciascuno informi gli amici, parenti e colleghi di lavoro, perche’ ne vengano a conoscenza tutti.
L’ondata di antisemitismo in Francia e’ veramente preoccupante, e’ un segnale che ci chiama tutti all’appello, dobbiamo combatterlo non facendoci cogliere di sorpresa, per fare cosi’ il giuoco degli antisemiti islamici e neonazisti, e di chi li fiancheggia.
E le notizie che ci giungono da Tolosa e ora da Nizza che e’ cosi’ vicina all’Italia ci allarmano, esse sono la riconferma che l’antisemitismo e’ gravemente in aumento, come leggiamo sul FrontPage Magazine di David Horovitz in un articolo postato da Brenda H. Mitchell il 9 nov. 2011 che denunciava quattro mesi fa, la situazione pericolosa in cui vivono gli ebrei in Francia che poi e’ culminata nel massacro di Tolosa.
“Nowhere have the flames of anti-semitism burned more furiously than in France” In nessun luogo le fiamme dell’antisemitismo sono divampate piu’ furiosamente che in Francia: A Lione una macchina usata come un ariete ha incendiato una sinagoga. A Montpellier il Centro di Religione Ebraica e’ stata colpita da bombe incendiarie e cosi’ le sinagoghe di Strasburgo e di Marsiglia come la scuola ebraica a Creteil, tutti gli attacchi sono avvenuti di recente.
A Tolosa un Centro Sportivo ebraico e’ stato attaccato con bombe molotov A Parigi la statua di Alfred Dreyfus e’ stata imbrattata con scritte offensive
A Bondy 15 uomini hanno percosso membri di una squadra ebraica di football con bastoni e catene. A Aubervilliers l’autobus che trasporta i bambini ebrei a scuola e’ stato attaccato 3 volte in 14 mesi A Parigi , secondo la polizia, nella metropolitana ci sono stati dai 10 ai 12 attacchi giornalieri contro ebrei negli ultimi 30 giorni
Nei quartieri ebraici i muri sono imbrattati con gli slogan “ebrei alle camere a gas, morte agli ebrei!”. A Tolosa un uomo ha aperto il fuoco contro una macelleria kosher. A Villeurbanne una coppia di giovani ebrei sono stati pestati da 5 uomini, lei era incinta. A Sarcelles una scuola ebraica e’ stata vandalizzata.

Questo e’ avvenuto solo nella settimana passata. Quale altra arma abbiamo da contrapporre se non il boicottaggio! Qui negli Stati Uniti fu una cosa seria, quando abbiamo adottato il boicottaggio i prodotti francesi nel 2003 ai tempi della guerra in Iraq, quando French Fries, le patatine fritte, furono chiamate “Freedom Fries”.
Ora possiamo ancora boicottare il made in France, vini, formaggi, profumi, moda, film, citta’, spiagge. Addio turismo in Francia dunque, e niente piu’ Beaujolais, niente piu’ Camenbert o emblemi gastronomici francesi.

 E per concludere, il libro piu’ letto dai Francesi e’ “September 11: The Frightening Fraud” di Thierry Meyssan che sostiene che l’11 Settembre sia una frode degli Stati Uniti e che nessun aereo abbia mai colpito il Pentagono. Mentre invece il libro bestseller di Tatiana de Rosnay, “La chiave di Sara” sull’antisemitismo francese della polizia filonazista di Vichy, fu respinto in Francia da ben 20 case editrici prima che un editore ebreo lo pubblicasse. Perche'?!

Piera Prister Bracaglia Morante


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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