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Il cinismo morale di 'una città' 22/03/2012

copia di lettera inviata al sito 'UNA CITTA'

Miei cari signori,

 trovo ignobile il modo in cui trattate l' argomento in questo numero di 'Una Città'.
Date spazio a Georges Bensoussan, ma con un articolo del 2006 che parla d'altro, però serve a suggerire autorevolmente che i problemi di criminalità fra i giovani magrebini delle banlieu sono tanti, ma non hanno nulla a che vedere con l'antisemitismo.
Poi aggiungete due articoli di persone che chiaramente sostengono che non c'è davvero antisemitismo in Europa, che caso mai c'è antipatia per Israele, ma questo è comprensibile... Non una parola sul fatto che la propaganda filo-palestinese nei paesi arabi e da parte di molti gruppi d'opinione europei è da decenni imperniata sui temi 'classici' dell'antisemitismo europeo.
E che i neonazisti antisemiti europei (Holywar incluso) sono diventati tutti accesi sostenitori della causa palestinese, e sostengono che il loro feroce ed orrendo antisemitismo è in realtà 'comprensibile' antisionismo politico.
Come quello che pare 'comprensibile' a voi.

Spero che riusciate a vergognarvi di tanto cinismo morale, almeno in cuor vostro, se avete un minimo di onestà con voi stessi.

Senza nessuna cordialità

Laura Camis de Fonseca
Torino


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