Spettabile direzione, Scrivo un'ultima volta su questo argomento perchè altrimenti nascerebbe un dibattito infinito e non credo che uno di noi riuscirebbe a fare cambiare idea all'altro.
Faccio solo alcune puntualizzazioni. La prima riguardante il complotto, sebbene abbia attinto la notizia da una fonte non imparziale come Tornielli, questo c'è stato veramente: lo potrete trovare anche in un libro ostile a Pio XII, quello di John Cornwell, "Il papa di Hitler".
La seconda riguardante le leggi razziali: il papa non le approvò mai e protestò vivamente, scrisse anche al re per chiedergli di non farle approvare, anche se in questo caso mi tocca ammettere che la sua preoccupazione era per il fatto che la discriminazione era razziale e non religiosa.
Ringrazio la redazione per avere ospitato le mie lettere.
Mattia Ferrari
Gentile lettore, a conclusione della nostra corrispondenza solo un'osservazione. Un Papa non è un cittadino qualunque, ma un'altissima autorità religiosa. Se veramente avesse voluto alzare la voce contro le leggi razziali, aveva tutti gli strumenti per farlo. Se invece, come lei scrive, inviò soltanto una lettera al re - e con quel contenuto !- non crede anche lei che il Vaticano abbia molti buoni motivi se in tutti questi decenni ha secretato tutto quanto riguarda il pontificato di Pacelli ?
Un saluto cordiale,
IC redazione