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Gentile Redazione, allego copia di una mia email inviata a Corriere della Sera, Manifesto, Unità, Sole24Ore. Cordiali saluti Daniele Coppin L’attacco israeliano ai terroristi (o, se preferite, miliziani) della Jihad e dei Comitati di resistenza popolare, responsabili degli attentati compiuti contro civili israeliani al confine con il Sinai la scorsa estate, rientrano nella guerra asimmetrica che Israele combatte contro chi ne rifiuta la stessa legittimità all’esistenza e lo bersaglia quasi quotidianamente con missili da dieci anni, nella quasi totale indifferenza internazionale e mediatica. Certo, da certi giornalisti, pregiudizialmente orientati contro Israele sempre e comunque, attendersi un riferimento a questi “dettagli” è pretendere troppo, anche perché l’onestà intellettuale è merce rara e, spesso, barattata con l’ideologia, soprattutto se così facendo ci si guadagna da vivere!
Ma che, in un articolo giornalistico, i quindici terroristi uccisi nei raid dell’aviazione di Gerusalemme vengano indicati genericamente come “civili” o “palestinesi” è un’offesa ai lettori, al buonsenso ed alla realtà.
La stampa dovrebbe fornire un servizio equilibrato (nel senso di tener conto di tutte le fonti di informazione attendibili) e teso a chiarire i fatti, non a nasconderli o ad adattarli alle tesi care ai giornalisti o a quei (pochi) lettori che, ottusamente, credono solo in ciò che vogliono, a dispetto dei fatti.
Daniele Coppin |
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