La posizione di Obama nei confronti dell'Iran è delirante. Sono anni che dialoga con l'Iran, ma il programma nucleare, non certo per scopi pacifici, è andato e va avanti. Il tempo del dialogo è finito. Possibile che all'Occidente la storia non insegni nulla? E' stato fatto lo stesso errore con Hitler (il Trattato di Monaco insegna) ed ora lo scenario si ripresenta. Noi non possiamo, non vogliamo, non possiamo permettere che Israele subisca minacce tanto catastrofiche e menzognere. L'Occidente ha il dovere di schierarsi senza condizioni a fianco dello Stato ebraico. Ne va della sopravvivenza di Israele, ma anche della credibilità e della sopravvivenza dell'intero Occidente sempre più timoroso di fronte ad un Islam sempre più protervo. Gli occidentali devono mettersi in testa che i musulmani hanno timore solo di una forza maggiore della loro. Non c'è compromesso con gli "infedeli", non c'è negoziato se ritengono (poco importa che lo siano realmente) di poter competere con l'avversario. E il possesso della bomba nucleare in mano a schegge impazzite come i dirigenti iraniani, tanto attratti dal nazismo da negare addirittura la Shoàh, può davvero illuderli di essere finalmente vittoriosi contro l"infedele". Ci hanno provato a Poitier, a Lepanto e a Vienna. Non hanno certo desistito. Il tempo, per loro non è importante. E' importante l'obiettivo. E' tempo che l'Occidente si svegli e agisca, prima che sia troppo tardi. Obama fa tanti bei discorsi, ma all'atto pratico la sua politica estera è un fallimento. Occorre chiedersi perché...