domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Ugo Volli
Cartoline
<< torna all'indice della rubrica
Non solo causa, anche maestra 05/03/2012

Non solo causa, anche maestra


Hamas

Cari amici,

se c'è Eurabia è merito della Palestina, no? I poveri 300 milioni di arabi con le loro decine di milioni di chilometri, circondati  dai 5 milioni di ebrei sui loro 50 mila chilometri quadrati, essendo molto pacifici, giustamente si sono spaventati dal pericolo di essere invasi dall'imperialismo israeliano e vengono in Europa, dove gli antisemiti di buon cuore sono lieti di accoglierli per controbilanciare il potere delle potenti e sterminate masse ebraiche (25 mila in Italia, qualche centinaio in Scandinavia, in Svizzera, in Belgio e via dilagando).

Dunque, dato che Eurabia è merito della Palestina, noi dobbiamo sempre pensare a quei poveri innocenti santuomini, insidiati dal terrorismo israeliano, dalla passione sionista per uccidere bambini a Gaza col pretesto di qualche petardo gettato dai medesimi oltre frontiera, cose così. Vi do qualche notizia per aumentare la vostra partecipazione.

Intanto, magari non lo sapete, ma i palestinesi sono arrivati in Val Susa. In realtà i palestinesi hanno la passione di scavare tunnel, vuoi per farci passare delle merci, vuoi per attirarvi qualche soldato israeliano con cui fraternizzare per alcuni anni, in maniera che i parenti mandino doni e tutti siano contenti, mentre i no tav aborrono tutti i buchi, anche quelli del formaggio (e infatti mangiano solo toma d'alpeggio e Castelmagno, belli compatti, con la più assoluta esclusione dell'emmental). Ma la lotta è la stessa, contro l'imperialismo che vuole imporre le sue losche mene come quell'oggetto del demonio che è la ferrovia sopra le spalle del popolo. Come dice questo bellissimo documento (http://www.palestinarossa.it/?q=it%2Fcontent%2Fstory%2Fdalla-palestina-alla-val-susa-stessa-repressione-stessa-resistenza) “stessa lotta, stessa resistenza”. Pensate che gli estensori sono così colti da averlo intitolato “Palestina rossa” e uno si chiede dov'è il rosso politico in un posto dove dominano gli islamisti verdi verdissimi e non c'è alcuno spazio per il dissenso, figuriamoci per il comunismo. Ma vi posso assicurare che gli estensori si riferiscono all'antico nome delle terre a sudest della “Palestina”, dette nella Bibbia Edom, cioè “Rosso”. E' vero che la Bibbia ebraica è un documento falso fabbricato dai sionisti per mascherare la verità dei “Protocolli dei Savi di Sion”, ma non importa, la “Palestina” rersta “Edom”, cioè rossa.

E se i valsusini gettano molotov e sassi contro un  treno, anche la “Palestina” non scherza nella sua lotta contro quella congiura imperialista chiamata dagli apologeti del capitalismo “progresso”. Per esempio l'altro giorno a Ramallah è arrivata una delegazione medica israeliana, che voleva concordare trattamenti medici e protocolli per i casi più gravi, fornire addestramento ecc. Ma i lavoratori dell'ospedale hanno  bloccato la visita: “Ci opponiamo fermamente all'iniziativa, che consideriamo una forma di normalizzazione con Israele”, hanno detto (http://www.jpost.com/DiplomacyAndPolitics/Article.aspx?id=259674). Giusto, che c'è di più normalizzante di un'operazione cardiaca, di una terapia del cancro, di quelle cose che salvano le vite! Meglio morire da soli che vivere male accompagnati. Naturalmente spostandosi in carrozza, perché anche le ferrovie sono normalizzazione...

Ma poi c'è il grande problema dei media, che descrivono in maniera inadeguata la lotta dei popoli (“palestinese”, valsusino, eurarabo...) Come risolvere questo problema? Come eliminare l'insensibilità dei mezzi di comunicazione di massa alla bellezza del martirio, si tratti di farsi esplodere in un ristorante o di tagliare la sporca gola di un neonato giudeo? La risposta non a caso viene dai più islamici dei “palestinesi”, i fedelissimi e religiosissimi di Hamas, i coerentissimi che fino all'altro giorno dicevano ogni bene della Siria di Assad e che adesso che traballa se ne sono scappati come i topi dalle navi che affondano e la condannano piamente. Insomma, Hamas ha una televisione, anche in questo meglio di Eurabia, e sapete chi ci ha messo a condurre un talk show? Una ex quasi martire, cioè una che ha guidato il martire vero alla pizzeria Sbarro nei territori occupati dai sionisti, dove costui si è fatto esplodere, ammazzando una ventina di persone (http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=260074). Catturata, si è fatta alcuni anni di prigione del tutto innocente, è chiaro, ma poi ne è uscita per via dei doni ottenuti da Hamas come affitto per aver ospitato il povero caporale Shalit, che non sapeva dove dormire. E' evidente che la ragazza non è stupida, partecipare al martirio e non farsi un graffio non è cosa da poco. Ma comunque se ne intende ed è giusto portarla in video, debitamente coperta, è chiaro...  Ecco, io consiglierei a tutti di collegarsi a questa televisione e imparare. Perché la “Palestina” non è solo la causa di Eurabia, ma anche la sua maestra.

Ugo Volli


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT