martedi` 22 ottobre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
22.02.2012 Chi paragona Gaza ad Auschwitz è accecato dall'ideologia
Quando l'ANPI toglie la parola a una ex deportata

Testata: Informazione Corretta
Data: 22 febbraio 2012
Pagina: 1
Autore: Enrico Englaro
Titolo: «Chi paragona Gaza ad Auschwitz è accecato dall'ideologia»

Riportiamo da CITTA' 2000 l'intervista di Enrico Englaro a Roberto Cavallo Schiffer.  A sua madre, ex deportata, era stato impedito di parlare a una conferenza dell'Anpi.

Per informazioni sull'accaduto, cliccare sul link sottostante
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=43208 

-Roberto Cavallo, in una conferenza durante la giornata della Memoria, promossa dall'Anpi a Nova Milanese, Gaza è stata testualmente paragonata ad un "grande lager"...Come accoglie, alla luce dell'esperienza familiare questa affermazione?

Chi paragona Gaza ad Auschwitz, come si evince dal filmato che e' stato inserito su You Tube, dimostra di non avere la minima idea di cosa sia Gaza e di cosa sia Auschwitz, e di essere accecato dall'ideologia.
Auschwitz era l'inferno in terra. A Gaza, comunque la si pensi, ci sono persone che si muovono, comprano cose nei negozi i cui banchi sono ricolmi di merce, anche di tecnologia di ultimo modello, vanno al mare, passeggiano e tornano a casa loro alla sera, dai loro figli.
Sempre che, naturalmente, i governanti di Hamas glielo permettano.
Ci sono centinaia di filmati che si possono visionare sulla rete in cui si puo' vedere chiaramente com'e' la vita quotidiana a Gaza.

Solo pensare di poter paragonare le due realta' e' un chiaro sintomo di ignoranza, nel senso etimologico del termine.
Cioe' sintomo di non conoscenza. Chi dice cose come questa dovrebbe dare piu' spazio nella sua vita allo studio e all'informazione e meno all'ideologia.

-Avendo inviato una lettera di sdegno e protesta all'Anpi provinciale e nazionale che risposte ha ricevuto sul fatto?

Da parte di alcune persone ho ricevuto risposte molto convincenti. Il Dr. Cenati e il Dr. Cavallarin sono stati sinceramente solidali ed erano anche sinceramente scandalizzati dalle affermazioni allucinanti fatte da un rappresentante dell'ANPI, che ha anche detto che "tutti la pensiamo cosi".
In altre posizioni ho trovato delle reticenze.
In alcuni comunicati si parla dei fatti senza spiegare cosa e' successo veramente, in altri se la prendono piu' con chi ha protestato che con chi ha detto cose vergognose.
La mozione di censura da parte dell'ANPI di Paderno e' stata votata a maggioranza e non all'unanimita'.
E so' per certo che c'e' chi, durante la discussione, ha contestato l'unicita' della Shoah, dicendo che "Anche a Gaza ci sono i lager".
Purtroppo la posizione di Petazzini e' condivisa da molte persone all'interno dell'associazione, come dimostrato peraltro dal fatto che durante la conferenza nessuno dei presenti iscritti all'ANPI ha pensato di dissociarsi da quanto veniva detto.
Ne' nessuno di loro ha detto nulla quando e' stato spento il microfono a mia madre.
Successivamente e' stato dichiarato che il microfono si era rotto.
Una presa in giro che si aggiunge a tutto il resto.
I momenti in cui a mia madre viene impedito di parlare infatti, si sono guardati bene dal metterli su You Tube.
Hanno invece messo le dichiarazioni di Petazzini, perche' per loro sono "normali", mentre per quanto riguarda lo spegnimento del microfono sanno perfettamente di non avere difesa alcuna.

E' stato detto anche che mia madre aveva gia' parlato per 37 minuti, ma ha parlato comunque certamente meno, per esmpio, di quanto avesse fatto la professoressa Laura Tussi all'inizio della conferenza per sponsorizzare e vendere il suo libro.
Si potrebbe quindi spegnere il microfono a Petazzini al 38esimo minuto di ogni suo futuro intervento se questa sua regola fosse ritenuta valida.

Erano le 18e40, mentre la sala era prenotata fino alle 19 a quanto ho saputo, quindi il tempo ci sarebbe stato.
E in ogni caso il microfono e' stato spento con la forza mentre mia madre cercava di dire una parola in difesa dello Stato di Israele, cosa evidentemente che e' stata ritenuta inaccettabile da chi gestiva la conferenza.
Allo stato attuale delle cose chi ha fatto quelle affermazioni non e' stato rimosso dall'incarico.
Sono sempre in attesa di sapere se l'ANPI prendera' provvedimenti e quali.

Quali sono a suo avviso gli elementi fondamentali per tramandare la Giornata della Memoria correttamente, ed evitare strumentalizzazionio speculazioni storiche negazioniste?

La gente sa sempre meno di quanto e' accaduto.
Una delle cose da fare, forse la prima, e' evitare qualunque tipo di paragone, perche' nessun paragone puo' essere accettato.
Durante la giornata della memoria si parli di quanto e' accaduto allora, e si evitino cose come quelle a cui abbiamo assistito a Nova Milanese, e cioe' sparate sulla politica attuale (comunque la si pensi, cosa c'entra Berlusconi con una conferenza dal titolo "Per non dimenticare?) e parallelismi frutto di ignoranza nella migliore delle ipotesi, di malafede e di volonta' di banalizzazione della storia nella peggiore.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT