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La Stampa Rassegna Stampa
14.02.2012 India e Georgia: attentati contro le ambasciate israeliane
Israele accusa Iran ed Hezbollah. Cronaca di Aldo Baquis

Testata: La Stampa
Data: 14 febbraio 2012
Pagina: 18
Autore: Aldo Baquis
Titolo: «Diplomatici israeliani sotto attacco in India e Georgia»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 14/02/2012, a pag. 18, l'articolo di Aldo Baquis dal titolo " Diplomatici israeliani sotto attacco in India e Georgia ".

Israele ha proclamato lo stato di massima allerta in tutte le ambasciate in seguito a due attacchi simultanei condotti ieri contro le proprie sedi diplomatiche a Tbilisi (Georgia) e New Delhi. Attacchi subito attribuiti dal premier Benjamin Netanyahu «all’Iran, e ai suoi lacchè degli Hezbollah». L’Iran, peraltro, ha respinto quelle accuse.

L’altro ieri ricorreva il quarto anniversario della morte del responsabile militare degli Hezbollah, Imad Mughniyeh, dilaniato a Damasco da un’autobomba confezionata - secondo i suoi compagni - da agenti del Mossad. Forse, dunque, è stata una vendetta.

La tecnica utilizzata per l’attentato di New Delhi - in cui sono rimaste ferite quattro persone, fra cui una diplomatica israeliana - ricordava molto da vicino quella applicata poche settimane fa nel centro di Teheran per eliminare uno scienziato nucleare.

A New Delhi come a Teheran un motociclista con il casco ha seguito a lungo per le strade congestionate l’automobile che rappresentava il suo obiettivo; quindi ha collocato un ordigno magnetico sulla parte posteriore del veicolo; e pochi istanti dopo si è verificata una potente esplosione. In India questo tipo di attentato ha rappresentato una novità assoluta.

Il messaggio per Israele era evidente: anche i suoi diplomatici possono essere falcidiati per strada, così come diversi scienziati iraniani colpiti - secondo Teheran, e anche secondo alcuni esperti Usa - da membri dei Mujaheddin del popolo locali, addestrati da uomini del Mossad.

Mentre a Gerusalemme giungevano dall’India i convulsi aggiornamenti sull’attacco all’automobile dell’addetto militare israeliano (su cui ieri però viaggiava la moglie), da Tbilisi partivano i primi dettagli di un altro attentato, sventato per miracolo grazie all’allarme dato dall’autista georgiano dell’ambasciatore di Israele che, dopo aver accompagnato il figlio a scuola, ha avvertito rumori sospetti sotto l’automobile. Qualcuno vi aveva applicato una granata, che è localizzata e disinnescata da artificieri poco lontano dall’ambasciata. «Non tollereremo che il nostro territorio diventi zona di attentati», ha garantito la ministra georgiana delle Finanze Vera Kobalia, ieri in visita a Tel Aviv.

Secondo i servizi segreti di Israele è possibile che gli attacchi in Georgia e in India siano stati condotti da elementi degli Hezbollah con la copertura diplomatica dell’Iran. Così, ha precisato Netanyahu, è avvenuto di recente quando attentati anti-israeliani sono stati sventati anche in Thailandia e in Azerbaigian.

«I nostri diplomatici - ha notato il ministro degli esteri Avigdor Lieberman - sono ormai in prima linea. Questi episodi non passeranno senza una risposta» ha avvertito, mentre l’aviazione israeliana sorvolava il Libano.

In serata i responsabili del Mossad e dell’intelligence militare hanno condotto nuove serrate consultazioni, dalle quali è emerso il timore che gli attacchi di ieri possano essere solo il preludio di un’offensiva più vasta.

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