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Ugo Volli
Cartoline
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La perfida Albione, i jeans e i Simpson 12/02/2012

La perfida Albione, i jeans e i Simpson
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli


Cari amici,
nella confusione generale del progresso universale e delle primavere che ci circondano, ogni tanto rischiamo di perdere di vista gli straordinari vantaggi dell'islamizzazione dell'Europa cui stiamo assistendo. Ve ne indico tre, non traendoli tutti dal nostro ancora imperfetto stato di avanzamento, ma dai centri della mirabile democrazia islamica: buone notizie su cui meditare e possibilmente da imitare.

La prima buona novella è questa: la repubblica islamica dell'Iran ha deciso di proibire i Simpson, le orribili caricature giallastre che corrompono la gioventù inducendola al nichilismo e al vizio. Che cosa c'è di peggio di questa antifamiglia scombinata, del sarcasmo immorale con cui è stato disegnato questo gruppo di mostri. Certo, c'è di peggio, come le terribili vignette danesi contro il Profeta, che sono proibite per definizione. Ma c'è anche il male sornione, la corruzione dolce  e in apparenza inoffensiva, ma che sconvolge comunque le basi della società e il giusto ruolo subordinato delle donne. E' il caso di quei lubrichi giocattoli di prostituzione che si chiamano Barbie (non a caso diminutivo di barabara.,..). Ma tranquillizzatevi, anche loro sono da tempo proibite in Iran (http://elderofziyon.blogspot.com/2012/02/simpsons-products-banned-in-iran.html).

Il secondo esempio è la capacità dei fieri popoli islamici di riconoscere i pericoli giudaici. Dopo l'Egitto, assediato da pescecani del Mossad, come vi ho già raccontato, e l'Arabia Saudita, di cui gli orribili sionisti hanno corrotto gli avvoltoi, questa volta tocca ai beduini del Sinai, virili eroi dell'Islam, abituati ad ammazzare senza paura i passeggeri degli autobus occupanti in coraggiosissimi agguati. Bene, sapete che cosa fanno i perfidi giudei contro di loro? Li forniscono di jeans che distruggono la loro fertilità e magari anche la loro virilità. Che orrore, eh ?  Per fortuna i beduini se ne sono accorti e si sono liberati da quelli che traendo una parola dall'antichità infedele ma efficace, potremmo chiamare pantaloni di Nasso. Per la gioia delle turiste di passaggio, i beduini si sono tolti i castranti jeans sionisti e andranno in giro sempre senza (http://elderofziyon.blogspot.com/2012/02/sinai-bedouin-claim-israel-sent-them.html).

Ma come punire i sionisti dei loro crimini? Con la guerra, non c'è dubbio, con i missili "artigianali", come dicono gli indulgenti giornali occidentali e con quelli ben industriali che produce l'Iran, non senza un confettino atomico dentro. Ma anche con la perdita del nome. E' una via meno virile, ma può avere una sua efficacia. E infatti viene dalla Gran Bretagna ("niente sesso, siamo inglesi") e dalla sinistra, abituata a indossare sempre quei jeans non a caso inventati da un sionista come quel Levi-Strauss... Il giornale inglese Guardian, modello di informazione imparziale, si è trovato costretto a dare informazioni di viaggio ai suoi lettori, che come tutti gli inglesi sono turisti impenitenti. Ha dovuto anche aggiungere luoghi sotto il dominio dell'Entità Sionista. Ma è riuscito, consigliando Gerusalemme (pardon, Al Quds) e tanti altri luoghi occupati, a non nominare mai il paese in cui si trovano, a non dire mai che per recarvisi bisognava entrare in quel territorio che i sionisti chiamano Israele. Mai, neanche una volta (http://riposte.sefarade.over-blog.com/article-the-guardian-remplace-le-nom-de-israel-par-moyen-orient-98689729.html)! Non è un record degno quasi della proibizione della Barbie?  Che vi devo dire, c'è motivo di speranza se anche la perfida Albione si converte...

Ugo Volli


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