Ritorno sull’ostinazione con cui Ovadia continua difendere l’indifendibile vignettista scodellando argomentazioni giustamente definite da Pierluigi Battista puerili e grossolane, per soffermarmi su un altro aspetto della vicenda che ha visto l’On. Fiamma Nirenstein oggetto di diffamazione antisemita spudoratamente spacciata per satira politica. Mi riferisco al fatto veramente insolito di vedere illustri esponenti del pensiero benpensante lagnarsi e contorcersi come tarantolati perché (a loro dire) si sentono ingiustamente calunniati quali odiatori degli ebrei. In altri tempi simili facce di bronzo avrebbero proseguito imperterrite per la loro strada; il loro piagnisteo lo interpreto come un incoraggiante segnale che qualcosa, poco a poco, sta cambiando in Italia. I nostri eroi, infatti, devono essersi resi conto che, al di fuori di un pugno di fanatici, nessuno è disposto a sostenere la loro causa in quanto ciascuno di noi è giudicato dal prossimo per ciò che fa e non per il paravento ideologico dietro il quale comodamente si nasconde. L’impegno concreto a favore del mondo ebraico da parte di Fiamma Nirenstein è chiaro ed evidente a tutti, tale da inficiare radicalmente la miserabile accusa di tradimento e complicità con i fascisti rozzamente insinuata da Ovadia; del pari è evidente a tutti la bieca natura degli scannatori di bambini al potere a Gaza, da Ovadia dozzinalmente spacciati quali grandi patrioti della causa palestinese. Dietro le squallide mistificazioni dell’araldo del Pensiero Benpensante non c’è neppure il colore; c’è un vuoto totale assoluto riempito solo di odio fanatico e irrazionale.
Vorrei concludere ringraziando vivamente il Sig. Roberto Gabrieli per il suo gentilissimo messaggio e dichiarandomi assolutamente d’accordo sul fatto che Israele avrà sempre un presente ed un futuro luminoso; l’aspirazione alla vita ed ai sentimenti più elevati e nobili dell’animo umano prevarranno infatti sempre sulla malvagità e sull’ottusa barbarie, come insegna Anna Frank con il suo mirabile esempio di bontà coraggiosa.
Cordiali saluti
Luigi Prato