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Il Foglio Rassegna Stampa
09.02.2012 Le stragi dimenticate
Ricordare anche quelle commesse dal comunismo. Commento di Francesco Agnoli

Testata: Il Foglio
Data: 09 febbraio 2012
Pagina: 2
Autore: Francesco Agnoli
Titolo: «Memoria orwelliana»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 09/02/2012, a pag. 2, l'articolo di Francesco Agnoli dal titolo "Memoria orwelliana".


Francesco Agnoli

Concordiamo con quanto scrive Agnoli, infatti avevamo applaudito la chiusura del padiglione italiano ad Auschwitz, nella speranza che il prossimo non sia un monumento alla propaganda di Anpi e comunisti.
Ecco il pezzo:

La “giornata della memoria”, purtroppo, si è rivelata anche quest’anno oggetto di enormi strumentalizzazioni. Lo ho potuto sperimentare perché alcuni miei alunni sono partiti con il “treno della memoria”, promosso dall’associazione piemontese “Terra del Fuoco”, per visitare Cracovia e i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Quattrocentocinquanta ragazzi trentini, più altre migliaia da tutta Italia, per un viaggio di approfondimento storico che, se fatto in un certo modo, avrebbe anche il suo significato. Migliaia di ragazzi portati a visitare luoghi terribili, in cui l’umanità ha dato la peggior prova di sé. Ottima idea, ma il Grillo parlante chiederebbe: a spese di chi? E per quale fine? Purtroppo sono domande che occorre porsi, perché solo gli ingenui ignorano la celebre frase di Orwell: “Chi controlla il passato, controlla il presente”. Poiché persino i cani, difficilmente, scondinzolano gratis, la domanda è questa: chi mette i soldi, cerca forse anche un qualche ritorno? Il sospetto è, purtroppo, inevitabile: sul treno in partenza da Trento vi erano, oltre a rappresentanti della associazione organizzatrice, piuttosto orientata a sinistra, un politico in carica, di provenienza Cgil, un’altra politica, di provenienza Rifondazione comunista, membri dell’Anpi, solitamente piuttosto nostalgici del fulgido colore rosso… Date le premesse è lecito chiedersi: è giusto che dei politici divengano accompagnatori di giovani alla scoperta della verità storica? Sono i più competenti a farlo? Sono disinteressati? Difficile crederlo. Anche perché ciò in cui sono ancora maestri, comunisti ed ex comunisti riuniti sotto nuove sigle, è la propaganda con cui sono riusciti, sino a ieri, a spacciare l’Urss e l’est Europa come il “paradiso dei lavoratori”, mentre oggi sono capaci di parlare di dittatura cinese, birmana, bielorussa eccetera, senza mai neppure pronunciare l’aggettivo “comunista”. A che fine sono stati portati, dunque, con i soldi pubblici, migliaia di giovani in Polonia? Ho detto ai miei ragazzi: “Sarebbe stato certamente un viaggio utile, se vi avessero spiegato davvero cosa è stato il nazionalsocialismo. Cioè un miscuglio micidiale di tutte le moderne dottrine anticristiane: hegelismo, materialismo ateo, darwinismo sociale, razzismo ‘scientifico’, positivismo, riduzionismo biologico… Se vi avessero parlato dell’eugenetica e del programma eutanasico hitleriano, e avessero sottolineato quanto siamo debitori al nazismo, noi, oggi, quando selezioniamo i feti malati, alla ricerca del figlio perfetto, e quando facciamo i protettori del panda, innalzando gli animali al livello degli uomini e abbassando nel contempo gli uomini al livello degli animali. Sarebbe stato un viaggio utile, se gli accompagnatori vi avessero ricordato che poco più in là di Cracovia ci fu, accanto e insieme all’occupazione nazista, quella comunista; se vi avessero accennato ai terribili misfatti di Katyn e alla propaganda con cui per decenni i comunisti addossarono la colpa a chi non la aveva; se vi avessero raccontato come, poco più a ovest, nella Germania orientale, il terribile e satanico dominio nazista fu presto sostituito dal bolscevismo omicida, dalla tirannia di Mosca e della Stasi, sino al crollo del Muro di Berlino. Sarebbe stato utile, ancora, se vi avessero ricordato che i campi di concentramento di Hitler, sono nati sull’esempio di quelli, antecedenti, sovietici; se vi avessero detto che ancora oggi, nella Cina comunista, la bandiera rossa è sinonimo di campi di lavoro, detti Laogai, in cui muoiono di stenti milioni di persone”. “Invece – ho concluso – nessuno vi ha detto nulla, o quasi, di tutto questo”, e ho visto, guardando i loro volti, che avevo indovinato. Sì, in Italia è ancora tabù raccontare i fatti come sono andati veramente. Si scrive tanto sul nazismo, e si fanno dei gran film, spesso più per cancellare e sminuire gli orrori del comunismo che per stigmatizzare e comprendere davvero il mostro hitleriano. L’effetto è assicurato, “destra” è per la gran parte delle persone, ancora, sinonimo di nazismo e di lager, mentre “sinistra” significa libertà, bene, giustizia… Se vogliamo una memoria vera, condivisa, che serva a qualcosa, finiamola con i treni organizzati da associazioni di parte; basta politici su questi treni; basta soldi investiti non per la verità, ma per il tornaconto elettorale. Solo allora gli italiani potranno avere chiaro che nazismo e comunismo sono stati mostri gemelli, due fratelli che si sono sorretti e giustificati a vicenda. Entrambi figli della statolatria moderna e del riduzionismo materialista, entrambi portatori di un pensiero antitetico a quello biblico; entrambi fondati sull’ideologia, sul culto del partito e del leader. In qualche aspetto diversi, certamente, ma alleati persino, come dimostra il patto Ribbentrop-Molotov, nel divorare la Polonia prima, e nello scatenare l’orrore senza fine della II guerra mondiale, poi.

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