Mi sembra che sia la quarta volta che scrivo a proposito di Pax Christi, un'organizzazione che sempre piu' si rivela come né Pax né Christi, e di don Nandino Capovilla, che mi è antipatico quanto e piu' di Gad Lerner, Moni Ovadia e quelli di Famiglia Cristiana. Cos'ha, paura che i pellegrini malati si trovino bene con ELAl, che si trovino bene in Israele, e che tornino contenti, come è probabile che accada?
Non possiamo scrivergli in massa per fargli presente l'odio che trasuda dalle sue esternazioni (sarebbe bello dirgli di piantarla ma purtroppo la buona educazione ce lo impedisce), un odio che convalida e rinfocola l'odio di chi purtroppo a quest'odio da' seguito?... Voi cosa ne dite? Soprattutto noi cristiani dovremmo farlo, perche' purtroppo questo e' uno dei nostri, e lo dico con infinita amarezza.
Un caro saluto,
Annalisa Robinson
Difficile dialogare con un odiatore, come ha scritto Ugo Volli si sarebbe dovuto fare la pace con le SS ? Noi possiamo informare chi ha la mente aperta al dialogo, ma con gli odiatori non c'è alcuna possibilità, sono nemici, e i nemici si combattono. In guerra con le armi, per chi vive in paesi che invece onorano il valore (vero) della pace, con l'informazione. In Italia la Chiesa tace, quando non collabora, con gente come Capovilla, Capucci & Co.
è abituata da millenni a tenere il piede in molte scarpe, a discapito di giustizia, verità e,aggiungiamo, fede.
IC redazione