Cari amici, fra le tante cose che non capisco vi è l'odio cui è stato sottoposto il mio popolo nei secoli, non solo da persone chiaramente malvagie e criminali, ma da uomini giudicati di alta spiritualità, leader spirituali, santi, papi, riformatori. Come ha fatto Maometto a dire che la salvezza per i musulmani verrà quando tutti gli ebrei saranno stati sterminati? Come ha fatto Lutero a incitare a bruciare le sinagoghe? Come hanno fatto Kant e Voltaire e tanti altri grandi filosofi e artisti a sputare odio e a incitare alla discriminazione? Come hanno fatto i papi per secoli (senza parlare dell'Inquisizione e dei suoi roghi) a lasciare organizzare cerimonie di dileggio degli ebrei romani, a far ritualmente prendere a calci i rabbini, a obbligarli a correre nudi per Via del Corso, a far bruciare i loro libri, a confinarli apposta in luoghi malsani e ristrettissimi per indebolirli e punirli (secondo le indicazioni di Agostino di Ippona, grande santo e filosofo anche lui)? Mi sono sempre interrogato sulla sorgente dell'odio, di un odio non astratto ma personale, rivolto al prossimo, a quello che ti abita accanto, che non vuoi lasciar vivere e che cerchi di negare e di umiliare in tutti i modi. Ripeto, non parlo dell'antisemitismo torvo dei gaglioffi, ma di quello santo, soave, benintenzionato, "con approvazione ecclesiastica" o filosofica o islamica. Ecco, non lo capisco. Ma ogni tanto ritrovo le stesse cose, le stesse espressioni, lo stesso odio contento di sé, e tremo, perché capisco di trovarmi di fronte gente - santa gente - che metterebbe volentieri, date le circostanze adatte, sul rogo me e i miei fratelli. Oggi voglio condividere con voi questa sgradevolissima emozione. Voglio farvi leggere un comunicato stampa di un ente che si chiama "Pax Christi", quindi dovrebbe volere la pace, e di una sua campagna che si chiama "ponti e non muri" e quindi dovrebbe volere i dialogo. E' un comunicato che i lettori di IC hanno già incontrato riassunto in un articolo del solito "progressista" "Manifesto" poi preso in giro da Deborah Fait. Si tratta di una cosa abbastanza banale, un accordo che l'entitrà vaticana organizzatrice di pellegrinaggi cattolici ha fatto con la linea aerea israeliana El Al per trasportare a prezzi stracciati i pellegrini in Israele: un accordo economico, come il Vaticano ne fa tanti, senza badare specificamente alle idee di chi fornoisce trasporti, alloggi, merci ecc. Ma si dà il caso che El Al sia la linea aerea israeliana, una delle espressioni dello stato ebraico: vale la pena di leggere direttamente la furia di Px Christi per cogliere i segni dell'odio.
"Roma, 27 gennaio 2012. Un'altra, pesantissima, irresponsabile e deprecabile firma di sostegno diretto all'apartheid più lungo della storia, è stata apposta, e produrrà nei prossimi anni danni incalcolabili. Dietro le firme tra Unitalsi, El Al e Keren Kayameth El-Israel vi è un accordo apparentemente solo economico-turistico; ma la potenza occupante che da decenni distrugge nell'impunità il popolo palestinese, è riuscita a comprare l'appoggio incondizionato della più grande organizzazione cattolica di pellegrinaggi alle sue politiche di oppressione. "Paradossalmente, proprio mentre dalla Chiesa di Terra santa mai come in questi ultimi anni si è alzata forte e chiara la condanna della colonizzazione israeliana, l'accordo prevede che circa 2.000 malati e anziani delle nostre parrocchie diventino inconsapevolmente sostenitori di “quell'occupazione di Israele nei Territori palestinesi che priva i cristiani della loro dignità e libertà e attende dai cristiani del mondo una più decisa condanna”. (Kairos Palestina, un momento di verità, ed.Terrasanta) (...) Chi avrà il coraggio di dire loro che, acquistando il volo El Al e soprattutto accogliendone acriticamente tutto l'apparato di contorno, i gadget, le informazioni delle guide adeguatamente istruite, le cartine 'a senso unico', non solo contribuiranno a mettere a tacere crimini inenarrabili, ma non potranno ascoltare quel grido di dolore che ci raggiunge dai fratelli di fede della Terra santa? (...) "L'aspetto più raccapricciante dell'accordo, poi, è che tutti i pellegrini dell'Unitalsi, attraverso il gesto di donare e piantare un alberello, contribuiranno alla decennale opera di devastazione della terra palestinese e della distruzione di centinaia di villaggi. Nello stesso accordo compare infatti la famosa organizzazione “sionista verde” KKL, Keren Kayameth El-Israel, il Fondo Nazionale Ebraico, creato nel 1901 per comprare e sviluppare terra nella Palestina ottomana, poi divenuto un ente no-profit dell'Organizzazione Sionista Mondiale con poteri para-statali, che anche oggi non esita a dichiarare di “lavorare per la colonizzazione di Israele”. Pax Christi Italia, Campagna Ponti e non muri, 2 febbraio 2012 "
Dunque la firma dell'accordo è " pesantissima, irresponsabile e deprecabile", "comprata", "raccapricciante" "contribuirà a mettere a tacere crimini inenarrabili"; oh yes, "crimini inenarrabili" Israele "da decenni distrugge nell'impunità il popolo palestinese" con le sue "poitiche di opporessione". Piantare alberi in Israele "contribuisce alla decennale opera di devastazione della terra palestinese" eccetera eccetera. Senza distinzione naturalmente fra Israele e "territori" contesi. Con "approvazione ecclesiastica", come scrivono in testa al comunicato. Non bisogna aver rapporti con gli ebrei, questo è il senso del comunicato di Pax Christi, trattare con loro è "raccapricciante". Se mai ho sentito in una voce gli striduli sovrattoni del genocidio è quella degli ottimi, soavi, pii, progressisti, umanitari francescani di Pax Christi, memori di tanti bei roghi che i loro predecessori hanno alzato nelle piazze di tutt'Europa nei secoli scorsi, ai bei tempi dei ghetti. Per fortuna i cattolici non sono tutti così. Che il Signore eviti a me e ai miei fratelli di finire nelle mani di questa gente, oggi e per sempre. Farebbero di noi sante polpette. In nome di Dio, naturalmente. Altro che "banalità del male", qui siamo in piena santità dell'odio.