Il razzismo omofobo di destra va condannato, quello di sinistra assolto ? Nessun commento sulla vignetta omofoba di Vauro ?
Testata: Informazione Corretta Data: 06 febbraio 2012 Pagina: 1 Autore: la Redazione Titolo: «Il razzismo omofobo di destra va condannato, quello di sinistra assolto ?»
Vauro Senesi, a destra la sua vignetta omofoba
Paola Concia Paolo Patanè Sergio Rovasio
Sabato 4 febbraio, il MANIFESTO ha pubblicato in prima pagina una vignetta di Vauro, che, curiosamente, non ha provocato alcuna reazione fra gli attivisti del movimento gay italiano, Il disegno si riferisce ad una dichiarazione di Forza Nuova (destra estrema) contro un libro illustrato da Altan, nel quale si narra una storia di pinguini gay, 'altamente diseducativa', come ha detto Forza Nuova, la cui omofobia, mista a razzismi vari, è notoria. Molto opportuna, allora, una vignetta per stigmatizzare FN. Ma che fa Vauro, con la sua matita, già esperta nell'uso diffamatorio di chi gli sta antipatico, disegnadolo secondo gli usi e i costumi della Germania hitleriana ? Immagina una sacrosanta punizione per Forza Nuova, e come la propone ai comunisti lettori del MANIFESTO ? disegnando Forza Nuova mentre viene inchiappettato (un brutto verbo, ma lo usiamo per essere in linea 'culturale' con Vauro) dal Gorilla di De Andrè. Confessiamo la nostra ignoranza, quel riferimento a De Andrè ci coglie impreparati. Ma non sta qui il centro del problema. Sta invece nella mente omofoba, quindi razzista, di Vauro, che per disegnare la giusta punizione contro un nemico, gli viene in mente di farlo sodomizzare. Con tanti saluti alla liberazione sessuale, della quale il MANIFESTO si fa sempre gran vanto. Ecco il Vauro, che vince la causa in tribunale contro Peppinio Caldarola, reo di averlo criticato per avere disegnato Fiamma Nirenstein come una fascista ebrea. Adesso la vignetta usa un must dell'omofobia, un rapporto sessuale che richiama solo violenza e brutalità. E' così che Vauro immagina i rapporti sessuali fra persone dello stesso sesso ? Non ci meravigliamo più di tanto, da Vauro non c'era da aspettarsi niente di meglio. Ci stupiamo invece che a tre giorni dalla pubblicazione di quella vignetta in prima pagina sul MANIFESTO non si siano ancora sentite le voci dei leader del movimento gay, neanche uno straccio di comunicato, niente di niente, silezio assoluto. Dove sono Paola Concia, dove Paolo Patanè, dove Sergio Rovasio, dove le centinaia di militanti, di solito attenti di fronte a manifestazioni di palese omofobia ? L'omofobia di destra va condannata, mentre va assolta quella di sinistra ?