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Gent.mo Sig. Volli Il tema da Lei trattato è chiaro e molto ben argomentato, nondimeno manca qualche dettaglio che può fare chiarezza, anche se non serve a chi valuta tali fatti con distacco e buona fede: Nel 1922 la SDN dette si al Regno Unito il mandato di cui Lei parla, ma la condizione era che di tutta la Palestina di allora che consisteva in attuale Giordania, attuale Cisgiordania e attuale Israele, il territorio transgiordano venisse assegnato al popolo palestinese perche vi creasse una propria nazione, mentre il territorio cisgiordano e cioè il territorio a ovest del Giordano dovesse servire a creare la "patria nazionale ebraica". Ciò non accadde; primo perché gli arabi tutti si opposero alla sola idea di una nazione ebraica, secondo perché gli inglesi dovettero destinare la transgiordania a uno dei figli di un certo Al-Husayn Ibn' Alì tale Abdul-Allah (Abdullah) bisnonno dell'attuale re di Giordania, mentre l'attuale Iraq fu assegnato all'altro figlio, tale Feisal. Tutto questo perché Al-Husayn l'animatore di parte inglese della rivolta araba contro l'impero ottomano durante la I° Guerra mondiale aveva ricevuto promessa dei territori dell'attuale Arabia Saudita, promessa non mantenuta per l'opposizione della famiglia/tribù(?) Saud che diede vita ad una propria nazione e dinastia. Credo di dovermi fermare per mancanza di spazio, però avrei ancora da precisare. Cordialità. risponde Ugo Volli: Grazie delle utili aggiunte. Obietterei solo alla sua espressione "fu dato al popolo palestinese". Nel 1922 nessuno parlava di un popolo residente in quelle terre, in particolare col nome "palestinese". Loro stessi si dicevano "arabi" e in particolare "siriani del sud". "Palestinesi" erano detti gli ebrei che risiedevano nel mandato. Il ruolo del colonialismo britannico in tutta questa vicenda è stato particolarmente distruttivo, per via di ambiguità, giochini, tradimenti vari |
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