martedi` 26 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
30.01.2012 Pericolo di armi chimiche di distruzione di massa in mano a Hamas ed Hezbollah in Siria
analisi di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 30 gennaio 2012
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «Pericolo di armi chimiche di distruzione di massa in mano a Hamas ed Hezbollah in Siria»

Pericolo di armi chimiche di distruzione di massa in mano a Hamas ed Hezbollah in Siria
di Piera Prister


Piera Prister, Bashar al Assad, Hamas

Con l’ultima notizia -breaking news- riportata ieri, 29 gennaio 2012 dal Jerusalem Post, che l’aereoporto di Damasco in Siria, e’ stato chiuso temporaneamente al traffico per i violenti disordini interni, aumenta l’allerta di Israele e degli Stati Uniti su quello che accadra’ in Siria dopo la caduta di Bashar Assad, il cui regime ha ormai i giorni contati, e che l’amministrazione Bush aveva incluso nella lista degli stati canaglia -the Axis of Evil- come sponsor del terrorismo internazionale. D’altronde Barack Obama con la sua politica del taglio alle spese militari, del “tutti a casa” e “dell’appeasement”, ha scelto la strada dell’aquescienza con i piu’ truculenti e sanguinari regimi, assecondando la proliferazione nucleare deI regime di Ahmadinejad e la proliferazione d’armi chimiche di Bashar Assad, i cui impianti si sono sparsi rapidamente nei rispettivi territori. Mai che Obama abbia fatto una voce grossa o lanciato un avvertimento contro di loro, ne’ tantomeno un’intimazione a rassegnare le dimissioni, come fece con Mubarak. Pochi giorni fa, sempre sul Jerusalem Post, David Rosenberg ha scritto sullo stesso argomento un articolo intitolato, “Worries grow over Syrian chemical arsenal” ( Le preoccupazioni aumentano sull’arsenale chimico siriano). http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=254369.  L’autore sostiene che, anche se nessuno sa con precisione a che punto sia la messa a punto di questi potenti e letali ordigni di morte, nei parecchi siti sparsi sul territorio siriano, la loro minaccia e’ grave. Inoltre, sempre in questa settimana il major-general Amir Eshel –the Head of the Israeli military’s planning division- in una conferenza stampa a Gerusalemme ha dichiarato ai reporters che e’ ormai solo questione di tempo prima che parte dell’arsenale sfugga dagli impianti controllati dal governo “He told the reporters It was a matter of time before some of the arsenal makes its way out of government-secured facilities”. A Washington invece vige un irresponsabile silenzio dell’amministrazione Obama su quel che sta avvenendo in Siria dove da mesi la protesta popolare e’ repressa brutalmente dal regime con migliaia di morti ammazzati tra carri armati e cecchini, e decine di migliaia di dissidenti arrestati e torturati. Ora si teme che i terroristi di Hamas e di Hezbollah -che sono i bracci armati dell’Iran- che operano dietro i manifestanti, possano impadronirsi delle armi di distruzione di massa che Saddam Hussein, quando era inquisito dagli ispettori internazionali per mesi e mesi, avrebbe avuto tutto il tempo di trasferirle e nasconderle nel territorio siriano, questa e’ ormai una certezza se si analizza la mappa delle sospette fabbriche di armi chimiche e relative installazioni di lancio, pubblicata dal Wall Street Journal http://online.wsj.com/article/SB10001424053111904009304576532652538547620.html  in un articolo allarmante di Jay Solomon del 27 agosto del 2011, dal titolo “US, Israel monitor suspected Syrian WMD” ( Weapons of mass destruction), Stati Uniti e Israele monitorano sospette armi di distruzione di massa siriane. Se si osserva bene la mappa, gli impianti di produzione di agenti chimici con le rampe missilistiche di lancio, sono sparsi su tutto il territorio siriano, ma soprattutto concentrati vicino alle citta’ di Homs, Aleppo e Damasco. Si tratta di armi chimiche letali bandite dalla Convenzione Internazionale che la Siria non ha mai firmato, come blistering agents, agenti che causano piaghe, vesciche sulla pelle e nei polmoni, e i gas letali come mustard, sarin, nervino, gas VX, che bruciano i polmoni e che in parte quell’alchimista di Saddam produceva in grande quantita’, da usare contro i Curdi e anche contro Israele. Risale al luglio del 2007 l’incidente, riportato dalla rivista americana “Jane’ Defence Weekly” occorso a 15 ingegneri siriani e a dozzine di ingegneri iraniani che in un’azione congiunta morirono, mentre cercavano di montare su un missile Scud, una testata di gas nervino. In aggiunta, proprio nel 2008 l’amministrazione Bush aveva rilasciato fotografie satellitari di una centrale nucleare nella parte orientale della Siria, per l’arricchimento di plutonio vicino al fiume Eufrate, mentre l’anno precedente nel 2007 Israele aveva intercettato e distrutto, con grande tempismo i reattori nucleari dell’ormai defunto Kim Jong Il nel porto siriano di Tartus dove erano arrivati su una nave da carico dalla Corea del Nord. Evidentemente la Siria aveva continuato la produzione di materiale nucleare anche dopo l’intervento dei piloti israeliani. Quella delle armi bio-chimiche di distruzione di massa, era anche la ragione per cui gli Stati Uniti erano intervenuti militarmente in Iraq, ed e’ ancora viva l’immagine del generale Colin Powell al Consiglio di Sicurezza dell’ONU mentre mostrava ai suoi membri, una piccola fiala come potenziale contenitore di bacteri o di gas, armi temibili e micidiali. Quell’immagine convincente era allora su tutti i teleschermi. Successivamente quelle armi non furono mai trovate dagli ispettori internazionali e questo offri’ agli avversari politici di George Bush la stura per scatenare contro di lui una campagna diffamatoria, mentre si chiedeva in Congresso che lo si indiziasse come un criminale. Ma George Bush aveva ragione. Per questo aveva interrotto le relazioni diplomatiche con la Siria nel 2005 dopo l’assassinio del primo ministro libanese Rafic Hariri –dietro cui c’era a tutti gli effetti la responsabilita’ della Siria- e aveva incluso la stessa nella lista degli stati canaglia. Pero’ Barack Obama nel dicembre del 2010 con mossa astuta ,proprio sotto le vacanze di Natale, approffittando che le attivita’ congressuali erano state sospese temporaneamente per le festivita’, aveva nominato il nuovo ambasciatore americano Robert Ford a Damasco, evitando ogni possibile opposizione in Congresso e riallacciando cosi’ le relazioni diplomatiche con la Siria, proprio mentre Assad riceveva in pompa magna quell’ignobile assassino di bambini, di nome Samir Kuntar, rilasciato dalle carceri israeliane in cambio dei resti dei due soldati israeliani, Ehud Goldwasser e Eldad Regev. http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=250&id=38006&print=preview  


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT