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Copia di mail inviata a Vittorio Emanuele Parsi: La conosco, caro Prof. Parsi, la "storia" dell'internazionalmente riconosciuto "sì o no"?, ma - con l'aria che tira - il balletto Tel Aviv/GERUSALEMME - di cui mamma Rai ha avuto la primogenitura da un quarto di secolo, seguita poi dalle mistificazioni create ad arte dal resto della stampa italiota - è pericolosissimo, e lei - come valente storico - lo sa meglio di me e coglie in pieno il punto di vista trasversale di quanti insistono nel NEGARE lo status quo di GERUSALEMME, Capitale una e indivisibile dello Stato d'Israele, alla faccia del consesso/consenso internazionale e dell'internazionalmente non riconosciuto!!!.... Il consesso internazionale potrà avere voce in capitolo SOLO e SOLTANTO quando si troverà oggettivamente ai propri confini - lui, tanto diligente a dare indicazioni, ordini, diktat a Israele - un IMMOTIVATO e IRRAZIONALE (leggi: CRIMINALE) fronte bellico ultrasessantennale alle frontiere e con degli arafat/haniyeh/ahmadinejad/chavez che un giorno sì e l'altro pure non fanno altro che auspicare il tuo (leggi: di Israele) ANNIENTAMENTO... Prima la "banda" dell'Onu risolva queste situazioni, poi, caro consesso mondiale, ne riparliamo... E voglia perdonarmi, caro Professore, per la mia insistenza che, a scanso di equivoci, NON vorrei possa essere scambiata per arroganza! Nessuna intenzione... Ps: se dopo tanto tempo dovessi ritrovarlo, le manderò copia del telegramma mandato negli anni Ottanta a Papa Wojtyla in cui auspicavo e chiedevo il riconoscimento da parte vaticana dello Stato d'Israele con GERUSALEMME sua Capitale... Ahimè, me meschineddu, aspetto ancora la risposta... |
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