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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Il Giornale Rassegna Stampa
13.01.2012 Roma, rubati sampietrini della Memoria
l'ennesimo vergognoso tentativo di cancellare la memoria della Shoah

Testata: Il Giornale
Data: 13 gennaio 2012
Pagina: 18
Autore: Redazione del Giornale
Titolo: «Sfregio a Roma. Divelte le pietre poste in memoria della Shoah»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 13/01/2012, a pag. 18, l'articolo dal titolo " Sfregio a Roma. Divelte le pietre poste in memoria della Shoah ".


I sampietrini in ottone

Erano solo delle pietre, ma ricordavano le vittime della Sho­ah. Sono durate appena due gior­ni. Erano state messe il 10 genna­io, per ricordare la tragedia degli ebrei a chi passeggiava nei luoghi della Roma dei rastrellamenti na­zisti. Ma ieri mattina quelle tre pie­tre di ottone dedicate alle sorelle Spizzichino proprio nel ghetto di Roma sono state divelte e sostitui­te con normali sampietrini. Un ge­sto compiuto da vandali ignoti, per sfregiare la memoria della Sho­ah e anche un’opera d’arte: le «pie­tre d’inciampo» infatti sono state volute dall’artista tedesco Gunter Demnig in ricordo delle vittime dell’Olocausto.
A denunciare l’accaduto è Ada­chiara Zevi, curatrice del progetto «Pietre d’inciampo a Roma».Rea­lizzate in ottone per un valore di 100 euro, le pietre sono state collo­cate a terra tre giorni fa al ghetto, per ricordare le sorelle Spizzichi­no, e a Monti per non dimenticare Don Pappagallo, il prete reso cele­bre da Roma città aperta. «È un fur­to oltraggioso- afferma la Zevi- si­curamente premeditato perché chi lo ha compiuto di certo aveva con sé i sampietrini normali con cui sostituire quelli in ottone. È un episodio incredibile».
«Si tratta, come è evidente, del­l’ennesimo vergognoso tentativo di cancellare il ricordo delle affli­zioni subite da coloro che furono perseguitati negli anni del nazifa­scismo - dice il presidente del­l’Unione delle Comunità ebrai­che italiane Renzo Gattegna- Que­sta notizia è fonte di intensa soffe­renza e preoccupazione per tutti gli ebrei italiani e per tutti quei cit­ta­dini educati al rispetto della me­moria
e delle identità». Condan­na bipartisan per il gesto.

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